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Non ha esitato a dare la pistola a un bambino, chiedendogli di portarla via. Pochi secondi prima di finire in un posto di blocco dei carabinieri, il ventenne dei Quartieri Spagnoli si è servito di un minore, anzi, di un bambino, per usare la sua espressione puntualmente intercettata e finita agli atti di una indagine della Squadra Mobile. Poi, appena tornato a casa, si è ventato della missione di sangue portata a termine, sempre lì tra i vicoli dei Quartieri Spagnoli: «Gli ho sparato otto botte (pam-pam-pam) l'ho centrato tre volte, alle gambe e al tallone».
A parlare così è Carmine Grammatica, ritenuto vicino al gruppo che fa capo a Masiello. Grammatica è stato arrestato pochi giorni fa come responsabile dell'agguato contro Marco Zanga, a sua volta ritenuto vicino al gruppo Mazzanti, in rotta di collisione da sempre con i Masiello per la zona che si trova tra le chianche e la parrocchiella.
Il ferimento di Zanga è avvenuto il sette novembre del 2022, tra vicolo Lungo San Matteo e via De Deo, la zona da anni battuta dal turismo di massa, anche grazie al famoso murale di Maradona.
Decisivo il lavoro della Mobile del primo dirigente Alfredo Fabbrocini (fresco di promozione a Questore), che ha fatto leva anche su una serie di intercettazioni. Tra queste, si sente la voce di Grammatica che si esalta per il suo gesto criminale. Parla con la fidanzata e dice: «Raffaele mi ha detto, vai e spara... lo spinge e io pam pam... lui a terra dice: vi spezzo, poi se ne voleva scappare a piedi, amore credimi è stato bellissimo, pensa che ho sparato otto botte, lo presi con tre botte, l'ho proprio schiattato».
Poi Grammatica, in un'altra occasione, si è rivolto ai genitori, che lo avrebbero rimproverato per essersi fatto trovare con delle pallottole in tasca: «Ho fatto appena in tempo a darla a un bambino e a dire, corri, scappa».
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