I carabinieri del nucleo investigativo di Napoli hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro indagati, emessa dal Gip del...
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Le attività di indagine - fondate su intercettazioni, dichiarazioni di collaboratori di giustizia e riscontri oggettivi - hanno consentito di individuare nei quattro arrestati i mandanti, gli organizzatori e gli esecutori materiali del delitto che si inserisce temporalmente nella seconda faida di Scampia ma che in realtà viene ricondotto a una “epurazione” interna al clan Di Lauro. Maisto aveva messo in discussione la leadership del clan, in quel momento retto da Marco Di Lauro, latitante ma presente sul territorio e i vertici del sodalizio decisero di ucciderlo pensando che potesse tradirli, aderendo agli scissionisti o collaborando con la giustizia.
Elemento di spicco del clan, Maisto fu assassinato in prossimità del rione Dei Fiori, noto come “Terzo Mondo”, quartier generale del clan Di Lauro: fu attirato in un tranello da altri affiliati, che lo uccisero esplodendogli contro vari colpi di pistola.
Tra i soggetti colpiti dalla misura cautelare figura, in qualità di mandante, Marco Di Lauro, catturato nel 2019 dopo 15 anni di latitanza. Con lui sono stati arrestati Pasquale Spinelli, Nunzio Talotti e Gennaro Vizzaccaro. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino