La fase 2 nella Circumvesuviana: al mare solo da Napoli, ecco l'idea anti-ressa

La fase 2 nella Circumvesuviana: al mare solo da Napoli, ecco l'idea anti-ressa
Pendolari addossati l'uno all'altro. Treni da 400 posti che di passeggeri ne trasportano oltre 500. Comitive di giovani accampati in ogni angolo del convoglio, spesso...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Pendolari addossati l'uno all'altro. Treni da 400 posti che di passeggeri ne trasportano oltre 500. Comitive di giovani accampati in ogni angolo del convoglio, spesso seduti sugli zaini o direttamente per terra. Sono scene da sempre familiari a chi viaggia in Circumvesuviana, soprattutto nel periodo estivo e sulla linea Napoli Sorrento. Quest'anno, però, di certo non sarà così. La fase 2 dell'emergenza Covid-19 impone misure restrittive e il trasporto pubblico dovrà adeguarsi. I vertici dell'Eav sono al lavoro per pianificare soluzioni che possano limitare e scaglionare il flusso di pendolari diretti alle spiagge della costiera e consentire agli utenti un viaggio in condizioni di sicurezza. Un compito non facile. Che rischia di tradursi in soluzioni clamorose: il «numero chiuso» potrebbe infatti essere raggiunto tagliando fuori dai collegamenti decine di comuni. In pratica i treni salterebbero le fermate, almeno in alcune fasce orarie: i treni porterebbero al mare, secondo questa ipotesi, solo i turisti o i gitanti in partenza da determinate stazioni, e in particolare da Napoli. 

 
Risale a pochi giorni fa l'incontro tra il presidente Umberto De Gregorio e i sindaci di Vico Equense, Meta, Piano di Sorrento, Sant'Agnello e Sorrento durante il quale è emersa l'esigenza di ridurre le corse dei treni soprattutto nel weekend e nei giorni festivi. I dirigenti Eav stanno perciò ragionando su una prima bozza di piano, da attuare a giugno in via sperimentale e, se efficace, da prorogare durante tutta la stagione estiva fino al 15 settembre, compatibilmente con l'andamento epidemiologico e con le misure che di volta in volta verranno adottate dal governo centrale o dalla Regione Campania. L'ipotesi formulata, su cui stanno ragionando i dirigenti Eav, prevede nei fine settimana e nei festivi l'attivazione di «corse dedicate» nella fascia oraria che va dalle 7 alle 10: i treni partiranno da Napoli-Porta Nolana per dirigersi esclusivamente verso le località balneari della penisola sorrentina, Vico Equense, Seiano, Meta, Piano, Sant'Agnello, Sorrento, senza effettuare fermate intermedie. Durante queste ore non ci sarà, dunque, alcun collegamento ferroviario tra Napoli e Castellammare di Stabia ma soltanto corse di autobus. Una scelta che deriva dalla necessità di evitare che grandi quantitativi di persone possano salire sui treni nelle varie stazioni fino a rendere il viaggio ingestibile. Nel corso della giornata, ad essere isolata sarebbe invece la penisola sorrentina: tra le 10 e le 17 i treni viaggerebbero regolarmente solo sulla tratta da Napoli a Castellammare e viceversa. Per il ritorno, ossia da Sorrento a Napoli, è invece previsto per l'intera giornata il servizio normale con tutte le fermate programmate.
 

Il tutto al momento è solo un'ipotesi. «Stiamo studiando un progetto che tuteli contemporaneamente il diritto alla mobilità, alla sicurezza sanitaria e l'ordine pubblico spiega il presidente Umberto De Gregorio - Si tratta di una linea caldissima dove d'estate si fatica non poco a gestire l'ordine pubblico. Portiamo i treni strapieni. Come faremo a portare soltanto il 30 per cento dei posti disponibili? Faremo corse differenziate, anche da Castellammare. Ci confronteremo con tutti, e sottoporremo poi il progetto alla Regione. Una cosa è certa: non possiamo lasciare le cose al caso. Sarebbe un disastro. Serve una sorta di numero chiuso». Treni da 400 posti quest'anno potranno portare, secondo le direttive, non più di 120 viaggiatori. Una situazione delicata da gestire in cui va rispettato il diritto alla salute ma anche quello all'eguaglianza tra i cittadini. Se da un lato esiste infatti l'emergenza sanitaria e la necessità di rispettare il distanziamento sociale, dall'altra sussiste il sacrosanto diritto dei cittadini di avere pari possibilità di accesso al servizio pubblico. I linea di principio anche chi abita o comunque si muove da Castellammare, Torre del Greco o Portici deve avere la possibilità di raggiungere la costiera con i mezzi pubblici. Ecco perché l''Eav, prima di presentare formalmente il piano, sta valutando l'introduzione di ulteriori «corse dedicate» che possano partire da altre stazioni della tratta Napoli-Sorrento. Da non sottovalutare, in questo quadro, neanche il rischio dell'aumento del traffico: la riduzione delle corse potrebbe avere come effetto quello di invogliare all'utilizzo della macchina, con conseguenze disastrose per un territorio fragile come la costiera, spesso in ginocchio a causa dell'elevato numero di veicoli in circolazione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino