Dai sedici seggi delle elezioni che decretarono vincitore Gaetano Manfredi, ai soli quattro autorizzati per l'emergenza Covid per l'esennio 2020/2026. La possibile...
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LE MASCHERINE
Dalla A di Abate alla Z di Zurzolo distribuiti nei quattro seggi elettorali ubicati al piano terra dell'edificio centrale dell'Università Federico II: aula De Sanctis, biblioteca Guarino, aula Pessina e Aula Cicala. Gli elettori potranno accedere al corrispondente seggio connesso al proprio cognome soltanto indossando correttamente una mascherina di tipo chirurgico o tipo FFP2 priva di valvola di esalazione. Regolee feree per garantire appunto che le elezioni siano a prova di contagio.
L'INGRESSO
Per evitare assembramenti è stato istituito un varco di ingresso che sarà esclusivamente quello di via Mezzocannone, e un varco d'uscita che avverrà soltanto sul Corso Umberto I. Il corpo elettorale di 2.631 votanti è costituito da 693 professori ordinari, 914 professori associati, 686 ricercatori, 45 studenti, 293 personale tecnico-amministrativo. Oggi e domani si vota dalle 9 alle 19, mentre giovedì solo dalle 9 alle 14. La Commissione elettorale presieduta dal decano Angelo Alvino procederà alle operazioni finali di scrutinio nell'aula De Sanctis, immediatamente dopo la chiusura dei seggi e al termine della verifica delle operazioni elettorali tenutesi in ciascun seggio. La novità di quest'anno è che sarà possibile assistere in diretta streaming alle operazioni di scrutinio poiché non sarà consentito se non ai componenti della commissione elettorale, al responsabile del procedimento e al personale tecnico amministrativo necessario al supporto, nonché ai due candidati e ai loro rappresentanti nel numero massimo di tre ciascuno.
I POSIZIONAMENTI
Questa elezione è stata caratterizzata da una lunga campagna elettorale e da un continuo cambiamento di posizionamenti degli indecisi. Potrebbero essere stati decisivi i confronti tra i due candidati per ridurre il numero degli indecisi: La governance di ateneo e le sue prospettive future il primo faccia a faccia che vide una partecipazione massiccia di ricercatori e docenti interessati sia a un tema così pregnante per l'Università e per il Paese, ma anche per valutare da vicino i due candidati e il proprio pensiero. Poco dopo seguì un secondo confronto nella sede dell'Unione Industriali, l'ultimo tra i due candidati fermati dall'emergenza sanitaria per il Covid-19, «Università, Ricerca e Mezzogiorno: quale futuro per i giovani» che evidenziò le differenze tra Califano e Lorito, che pur avendo finalità progratiche abbastanza simili esposero un percorso totalmente opposto per la realizzazione dei propositi illustrati. Con il lockdown i programmi sono stati diffusi soprattutto attraverso i social e i siti internet dei candidati a rettore ed entrambi hanno organizzato molti meeting in streaming.
GLI EQUILIBRI
L'ago della bilancia quest'anno è rappresentato dall'Area Umanistica, dove potrebbe esserci ancora un discreto numero di indecisi mentre tra le altre facoltà si registra una distribuzione equa di voti, con Giurisprudenza e Scienze politiche più vicini a Califano, oltre naturalmente gran parte di Medicina; Lettere, Sociologia e Economia pro Lorito che avrebbe fatto breccia anche in Ingegneria, Architettura e alcuni dipartimenti scientifici. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino