Disastro trasporti. Nel giorno dello sciopero, con metro, bus e funicolari ferme e migliaia di cittadini a piedi, l'Anm mette in congedo e ferie forzate i dipendenti...
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FERIE FORZATE
Con i conti in rosso e il fiato sul collo dei commissari fallimentari, l'Anm stringe la cinghia e batte cassa sulle ferie. Con un ordine di servizio firmato giovedì, viene disposta la chiusura aziendale per le feste: 13-18 agosto, 2-3 novembre e 24-29 dicembre. «In questi periodi - scrive - tutto il personale, ad eccezione di coloro che devono assicurare la regolarità e la sicurezza dell'esercizio gomma e ferro e della verifica titoli di viaggio e sosta, sarà posto in congedo».
I NUMERI
La Linea 1 e le 4 funicolari ferme, molti bus bloccati in deposito. L'iniziativa lanciata da Ugl Fna, Usb, Orsa, Faisa Cisal e Confail, con i due scioperi di 4 ore per tutti i mezzi e di 24 ore solo per le funicolari, tiene in scacco la città. La partecipazione è massiccia soprattutto ai depositi del Garittone e Cavalleggeri. Secondo dati Anm, il mini-sciopero della mattina (11-15) segna il 44,75% di adesioni sui bus, il 52% sulle funicolari e il 26% sul metrò. Per quello di 24 ore delle funicolari ci si attesta al 28%.
IL SIT-IN
In piazza Municipio, a dare solidarietà ai lavoratori consiglieri locali e una delegazione della Lega con il deputato Gianluca Cantalamessa: «I bilanci di Anm e Ctp sono fallimentari e le conseguenze le pagano i cittadini e i dipendenti. Presenteremo un'interrogazione parlamentare». E Nino Simeone, presidente commissione Trasporti, avverte: «No a strumentalizzazioni politiche sulla pelle dei lavoratori». «L'Anm - commenta il consigliere Pd Aniello Esposito - sostiene dal 2014 quasi un milione di euro l'anno per la Linea 6 che non fa esercizio. Invece di chiudere i depositi, perché non si recuperano questi soldi?».
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Il Mattino