VOLLA. Mega sequestro di un’area di tredicimila metri quadri, in via Filichito, all’interno della quale erano stati realizzati due enormi capannoni industriali -...
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Un sequestro preventivo che tutt’ora vige - il fascicolo delle indagini è solo all’inizio - i militari dell’arma hanno al momento hanno verificato che i due responsabili, entrambi di Volla, avevano realizzato in quell’area di 13mila metri quadri - un tempo di destinazione agricola poi sovvertita attraverso la richiesta (al vaglio degli inquirenti) di un cambio di destinazione di uso - due grossi capannoni industriali ed i totem pubblicitari per le insegne visibili a lungo raggio. La costruzione del colosso discount avrebbe visto la luce attraverso un ‘silenzio assenso’: la richiesta di cambio di destinazione d’uso del fondo agricolo (per sei manufatti di cui quattro da adibire ad abitazione e due locali commerciali) non avrebbe ricevuto nessun parere da parte dell’Ufficio tecnico comunale né positivo né negativo. Silenzio assenso e violazioni sulla vigente normativa edilizia hanno portato la procura di Nola ad emettere l’ordine di un sequestro preventivo dei capannoni, dei totem, dell’intero piazzale, in pratica dell’area di tredicimila metri quadri e tutto quanto all’interno al momento è stato realizzato.
Le indagini dovranno, dunque, accertare se tutte le richieste e le autorizzazioni (Scia) depositate al Comune a partire dal dicembre 2016 e quelle successive - inerenti il cambio di destinazione d'uso del fondo agricolo - fatte nel 2017 fino a quest’anno, siano state vagliate e eseguite nel rispetto delle norme. Tant’è che proprio quelle richieste di cambio di destinazione d’uso avevano sollevato qualche dubbio per cui dall’Ufficio tecnico era stato disposto un primo ‘annullamento’ in autotutela al fine degli accertamenti. I lavori però pare che siano andati avanti nel fondo in via Filichito, fino all’ordine della procura di sequestro preventivo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino