Festa scudetto Napoli, Scampia in piazza nel ricordo di Ciro Esposito: «Sempre con noi»

In piazza tra la folla, accompagnata dal marito Giovanni e dai nipotini, anche Antonella Leardi

La festa a Scampia
Oltre duemila persone hanno festeggiato la vittoria per lo scudetto a Scampìa. La ex piazza Giovanni Paolo II, oggi piazza Ciro Esposito (dal nome del tifoso azzurro morto...

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Oltre duemila persone hanno festeggiato la vittoria per lo scudetto a Scampìa. La ex piazza Giovanni Paolo II, oggi piazza Ciro Esposito (dal nome del tifoso azzurro morto nel giugno 2014), dopo il fischio dell'arbitro poco prima delle 20.30 per il 2 a 0 che ha decretato la vittoria del Napoli sulla Sampdoria al Maradona. Una festa che si è contraddistinta per i preparativi che fervevano sin dalle prime ore del mattino tra le strade del territorio. Nella piazza simbolo del quartiere delle Vele il Comune ha allestito uno dei tre maxischermi previsti in città, dove si sono radunati in centinaia per assistere all'ultima gara di campionato e festeggiare il tricolore atteso da 33 anni. 

Grande festa scudetto a Scampìa, dove la partita è stata trasmessa in diretta su un maxischermo, allestito in quella che ormai è per tutti piazza Ciro Esposito. I festeggiamenti sono esplosi a partire dal secondo tempo della partita con la Sampdoria, esattamente dalle 19.15 e fino al termine della sfida di campionato. Un match che si è svolto nel rispetto del dispositivo entrato in vigore dal primo pomeriggio e varato dal Comune per disciplinare la viabilità nella zona.

Un tripudio di suoni e colori con oltre duemila persone (secondo le stime di polizia e carabinieri) in piazza Ciro Esposito, dove famiglie, bambini e anziani hanno creato un'unica grande onda osannante i campioni d'Italia. L'attenzione dei tifosi è rimasta fissa sul maxischermo allestito dal Comune per assistere al secondo tempo della partita tra azzurri e doriani. Nel quartiere delle Vele dopo la fine del primo tempo tutti si sono messi in marcia verso la piazza che prima portava il nome di Giovanni Paolo II. Sono le 18.45 quando si sentono i cori da stadio intonati da una fiumana di gente che inizia a incamminarsi lungo viale della Resistenza, passando per la Villa comunale e i pochi bar e caffetterie gremite di persone in attesa del match. Entusiasta il presidente dell'ottava Municipalità Nicola Nardella, che sottolinea: «è una grande festa che va oltre lo sport, è una rivalsa sociale che vale maggiormente per un quartiere come Scampìa che si è dimostrato ancora una volta capace di accogliere eventi di una certa portata».

In piazza tra la folla, accompagnata dal marito Giovanni e dai nipotini c'è anche Antonella Leardi, la mamma di Ciro Esposito, il tifoso partenopeo morto in seguito agli scontri fuori all'Olimpico il 3 maggio 2014 prima della sfida di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli: «Sono felice ma non al cento per cento - dice - perché avrei voluto che ci fosse stato anche mio figlio. Mi porto dentro questa tristezza ma ho voluto esserci per onorare la piazza, la squadra e la memoria di Ciro». Tra parrucche azzurre, trombe e bandiere che sventolano sullo sfondo delle Vele al gol di Osimhen al minuto 64 la piazza si trasforma in una curva da stadio e a suggellare la vittoria ci pensa la rete di Simeone al minuto 85. Pochi attimi ancora e il pubblico di Scampìa s'infiamma, mentre sul maxischermo scorrono le immagini degli azzurri che al Maradona festeggiano un traguardo lungo 33 anni. 

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Il Mattino