«Gli anticorpi alle infiltrazioni nel Pd a Napoli hanno funzionato. Circa 300 soggetti le cui preiscrizioni erano avvenute in modo irregolare non sono stati iscritti al...
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«Non conosciamo i presunti camorristi che si sarebbero preiscritti al Pd per il circolo di San Carlo, ma posso dire che tutte le preiscrizioni di quel circolo sono state bloccate fin dal 24 febbraio» ha proseguito Fiano. «Tutta la documentazione - ha spiegato Fiano - è a disposizione della Procura della Repubblica di Napoli se volesse acquisirla per verificare eventuali tentativi di infiltrazione nel Pd». Fiano è arrivato a Napoli intorno alle 14 e ha avuto una riunione con il segretario provinciale del Pd Venanzio Carpentieri e con Gianfranco Wurzburger, responsabile organizzazione dei dem di Napoli.
«Sul tesseramento a Napoli e provincia abbiamo esaminato cinque casi: Miano, San Carlo e Bagnoli a Napoli, e Quarto e Castellammare in provincia. In tutti i cinque casi il Pd metropolitano è intervenuto, prima che i fatti divenissero pubblici». Lo ha detto Emanuele Fiano, il parlamentare inviato da Roma a Napoli per verificare le irregolarità nel tesseramento del partito. Fiano, in una conferenza stampa nella sede del Pd in via Toledo ha spiegato che «a Bagnoli e Quarto, il Pd di Napoli ha rilevato un numero esagerato di iscritti nella fase finale e ha bloccato le adesioni. A Castellammare ci sono circa 100 iscrizioni online su 250 effettuate con un unico mezzo di pagamento, un fatto che contrasta con il principio una testa, un voto e quindi anche lì le iscrizioni sono state bloccate. Queste persone non sono quindi iscritte al Pd».
Sul caso di Miano in cui Michel Di Prisco avrebbe dato i 10 euro necessari per iscriversi ad alcune persone, Fiano ha spiegato: «Gli episodi sono stati segnalati da un consigliere municipale alle cinque del pomeriggio e sono state bloccate le iscrizioni di quella giornata.
Il Mattino