Ore 9.15 circa. Una fila interminabile davanti all'ingresso del Giudice di Pace di Napoli per i controlli usuali anticovid. Ore di attesa prima di poter entrare...
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«Scena apocalittica – scrive Armando Rossi, membro della giunta Ocf, organismo politico nazionale dell’avvocatura - stamattina alla Caserma Garibaldi. All'ingresso unica fila interminabile di Avvocati, parti e testimoni per la presenza di un solo termoscanner. È inaccettabile. Ormai continuano le violazioni delle prescrizioni sanitarie attualmente in vigore per scongiurare nuovi focolai di epidemia. E la Giustizia ed i diritti dei cittadini comunque sono ancora sospesi. La disorganizzazione a Napoli - continua Rossi - regna sovrana. Mancanza di risorse ed incapacità a ridurre i disagi. Noi Avvocati non possiamo lavorare in queste condizioni.
Ed i cittadini meno abbienti che dovrebbero vedersi tutelati i diritti davanti al Giudice di Pace ne subiscono le conseguenze più gravi. Occorre una immediata ripresa dell'interlocuzione – conclude Rossi - con i Capi degli Uffici Giudiziari napoletani e trovare soluzioni condivise ed immediate». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino