«Fincantieri è ramificata in tutto il mondo, ma non in Italia. Bisogna capire cosa vuole fare qui». Antonio Santorelli è il segretario provinciale della...
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Oggi sullo scalo stabiese c'è un troncone. Uno di quelli che poi diventerà il centro, la poppa o la prua di una grande nave da crociera. Il segmento navale sul quale si sta giocando la partita Italia-Francia. Il nodo stabiese, invece, è rappresentato da una mancanza di commesse adatte. Come le quattro unità gemelle che Grimaldi commissionò a cavallo tra il 2007 e il 2009. Si trattava di traghetti Ro/Pax tra i più grandi del mondo con una lunghezza di 225 metri. E dopo otto anni l'unica nave che potrà occupare nuovamente tutta la lunghezza dello scalo a mare dello stabilimento è arrivata solo pochi giorni fa. Si tratta di una commessa militare, la Lhd, la porta elicotteri per la Marina militare. «Adesso con questa situazione francese, possiamo auspicare che non ci siano conseguenze negative sui carichi di lavoro dei cantieri di Castellammare che già sono poche (per il momento appunto la porta elicotteri) - spiega Giovanni Sgambati segretario generale della Uil Campania - Ma auspichiamo che il sistema Paese e la grande forza di Fincantieri sappia reagire a un atteggiamento che è fuori dal mercato. Quello francese è un comportamento che non aiuta la sana competizione tra le industrie europee. Adesso aspettiamo il voto della Camera al decreto sul Mezzogiorno». In quel decreto, Castellammare rimette le sue speranze. La sua presenza nell'autorità di sistema portuale del Tirreno Inferiore fa sì che si possa realizzare una zona economica speciale e «questo potrebbe essere un motivo di attrattivi per il cantiere».
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Il Mattino