TORRE DEL GRECO - E' finita l'era Borriello: dopo tre anni e due mesi e con il sindaco in carcere dallo scorso 7 agosto, si conclude prematuramente il percorso...
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Ciro Borriello, al suo secondo mandato non consecutivo alla guida del Comune, non ha ritirato le dimissioni presentato lo scorso 28 luglio e torna così alle vesti di semplice cittadino. Vesti nelle quali dovrà difendersi dalle accuse di corruzione di pubblico ufficiale per atti contrari ai doveri d'ufficio, truffa ai danni di ente pubblico e falsità in atto pubblico. Eletto al secondo turno l'8 giugno 2014, Borriello divenne sindaco con il 53,99% delle preferenze, con un carrozzone di dieci liste che gli fruttò 16.784 voti. La sua era una maggioranza granitica con 7 consiglieri assegnati alla civica «Borriello sindaco», tre a Forza Italia, uno a testa a Mir-Moderati in rivoluzione, Fratelli d'Italia, Ciavolino per Torre, Partito Repubblicano e La svolta.
Il primo cittadino impiegò appena 2 giorni per nominare la giunta, poi ritoccata più e più volte negli anni. Anni attraversati anche da tanti guai giudiziari: a gennaio 2017 Borriello fu condannato in appello ad un anno per soppressione di atti veri, nell'inchiesta Abusivopoli (in primo grado era stato assolto). Da medico, poi, ha incassato una pena di 3 anni e 3 mesi in primo grado per una truffa sanitaria, per aver spacciato un intervento di addominoplastica per appendicite. Nei giorni scorsi i suoi assessori si erano dimessi insieme a 13 consiglieri comunali. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino