Il Sarno continua ad essere il fiume in maggior sofferenza, mentre la qualità delle acque del Sele tendono a peggiorare verso la foce, Picentino e...
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La Goletta dei Fiumi insieme alle storiche campagne di Legambiente come Goletta Verde, Spiagge e Fondali Puliti rappresenta un ulteriore pratica di esperienze di monitoraggio scientifico e considerate da più fonti istituzionali internazionali come una delle esperienze più avanzate al mondo della citizen science. Il monitoraggio è stato svolto tra il 22 giugno e il 19 settembre. «I risultati del nostro monitoraggio - commenta Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania - dimostrano ancora una volta che in Campania c’è ancora tanto da fare e evidenziano la necessità di investire. Come? Sanando i ritardi sulla depurazione e migliorando le reti fognarie. Inoltre occorre ragionare sull'agricoltura scegliendo meno idroesigenti, senza tralasciare il controllo sull’utilizzo dei fitofarmaci e pesticidi».
Sono stati 17 i prelievi lungo il Sarno, compresi i torrenti Cavaiola, Laura e Solofrana, e nel 70% non si raggiunge uno stato di qualità sufficiente. Le acque sono pessime a Striano, San Marzano sul Sarno e Scafati e tragiche alla foche a Castellammare di Stabia. Simile la situazione per i torrenti Solofrana, Laura e Cavaiola.
Dei 12 punti indagati del Bacino del Sele, 1 su 3 ha mostrato valori al di sotto della sufficienza, con giudizio dello stato di qualità “Scarso” o “Cattivo”. L'Irno ha invece raggiunto un livello di sufficienza, come il Picentino. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino