«No a qualsiasi forma di controllo, no censure». Questa la scritta contenuta nello striscione che i giornalisti campani hanno innalzato dinanzi la Prefettura, in...
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E proprio Luigi Di Maio è iscritto all'ordine regionale della Campania. In relazione alle sue affermazioni contro la categoria, rilasciate in seguito all'assoluzione del sindaco di Roma, Virginia Raggi, l'Ordine della Campania ha già avviato l'iter previsto dalla normativa. «A seguito di numerose segnalazioni ho trasmesso il fascicolo al consiglio di disciplina che deciderà se avviare la procedura» precisa Ottavio Lucarelli. Quella di stamattina è stata «una prima risposta pubblica agli attacchi del vicepremier Di Maio e di quanti pensano di poter ridurre al silenzio l’informazione» scrive il sindacato. «Oggi abbiamo dato un segnale importante - afferma Gerardo Ausiello, consigliere nazionale Fnsi - Abbiamo detto il nostro no a questi attacchi perchè dietro cìè un disegno ben preciso: eliminare ogni forma di intermediazione rappresentata dal pluralismo delle testate giornalistiche a cui si vuole sostituire l'omologazione dei social network su cui questa foza politica ha il controllo totale».
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Il Mattino