Fondi, nel mirino della Finanza tutti gli sponsor della Valente

Fondi, nel mirino della Finanza tutti gli sponsor della Valente
Uno screening sui finanziatori di Valeria Valente. Una delega ad hoc della Procura alla Guardia di finanza, per dare seguito all’operazione trasparenza, a proposito di liste...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Uno screening sui finanziatori di Valeria Valente. Una delega ad hoc della Procura alla Guardia di finanza, per dare seguito all’operazione trasparenza, a proposito di liste pulite e di rapporti tra politica e grandi elettori. È in questo senso che i pm vogliono vederci chiaro passando al setaccio anche i conti della campagna elettorale della parlamentare. Uno spunto di indagine alimentato proprio dalla risposta che ha fornito la leader dell’opposizione a Palazzo San Giacomo, a proposito di costi dell’agone elettorale: «La mia campagna di candidata - ha spiegato - è costata 300mila euro, 100mila dei quali sono giunti dal Pd centrale, mentre 200mila euro sono il frutto di elargizioni di soggetti privati». Chiaro? Nulla di penalmente rilevante, va detto, dal momento che i finanziamenti del mondo privato sono in chiaro e all’insegna della tracciabilità.

 
Resta comunque l’esigenza della Procura di mettere a fuoco ogni singolo tassello dell’avventura alle amministrative della parlamentare renziana. Inchiesta coordinata dal pm Stefania Buda, magistrato in forza al pool mani pulite del procuratore aggiunto Alfonso D’Avino, si passano in rassegna in queste ore le parti salienti della prima tornata di interrogatori messi a segno in questa vicenda. Si ragiona sulle tre ore di sommarie informazioni rese dalla Valente, ma anche sul racconto reso da alcune parti offese. Ed è proprio dal confronto di queste posizioni che emergono alcune anomalie, a partire proprio dal ruolo e dalla consapevolezza di Valente e del suo braccio destro Gennaro Mola. 

Continua a leggere sul Mattino Digital Leggi l'articolo completo su
Il Mattino