A seguito dell’arresto di Raimondo Caputo per l’omicidio della piccola Fortuna Loffredo e dell’agghiacciante scenario emerso dall’ordinanza di custodia...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
« L’orrore che suscita la lettura della minuziosa ordinanza (122 pagine) del gip Alessandro Buccino Grimaldi sull’omicidio della piccola Fortuna Loffredo - scrive Pisani - è pari solo allo sgomento che si prova dovendo accertare, oltre all'assenza delle istituzioni e mancanza di valori elementari, la coltre di connivenze e complicità familiari, talvolta anche da parte delle madri e nonne, dentro quello che emerge come un contesto sociale e criminale tra i più degradati e feroci dell’intero pianeta. Lo scenario entro cui si inserisce l’orrendo giro di pedofilia e criminalità che ieri ha portato in carcere Raimondo Caputo è quello tipico della nuova camorra, dove il disprezzo della vita umana rappresenta un elemento tipico del sistema criminale, anche quando si tratta di frantumare, per vizio o quasi per “gioco”, la vita dei bambini, compresa quella dei propri figli. Del resto, la miseria morale e materiale spinta a condizioni di estrema, quotidiana disperazione, sono da sempre l’humus più fertile dentro il quale attecchisce e cresce la pianta venefica del giogo camorristico e della moderna criminalità. Né sono serviti, come si può ampiamente constatare negli atti del gip e nelle rigorose ricostruzioni dei pm Domenico Airoma e Claudia Maone, i giustificativi rimedi istituzionali finora messi in campo dallo Stato, laddove è evidente che occorrono invece strumenti radicali, lavoro, cultura , sviluppo economico e luci per un rivolgimento a 360 gradi di assetti sociali come quello del Parco Verde di Caivano, quell’infernale negazione dei più elementari diritti umani così nitidamente descritto nell’ordinanza.
Il Mattino