Free Assange Napoli al MANN: «Un moderno Prometeo»

Gli attivisti di Free Assange Napoli hanno deciso di portare il dramma di Julian nelle sale dell'Acheologico

La manifestazione al Mann
Assange entra nel Mann. In occasione della domenica gratuita gli attivisti di Free Assange Napoli hanno deciso di portare il dramma di Julian nelle sale dell'Acheologico....

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Assange entra nel Mann. In occasione della domenica gratuita gli attivisti di Free Assange Napoli hanno deciso di portare il dramma di Julian nelle sale dell'Acheologico. Intorno alle 11, superata l'entrata, una decina di attivisti in maschera si sono avvicinati a uno dei più antichi sarcofagi del Museo.
 
Assange come novello Prometeo. Assange, che ha voluto donare il fuoco, come il titano greco è stato imprigionato. Se l'Inghilterra dovesse decidere di sì per l'estradizione potrebbe rischiare fino a 175 anni di carcere americano. 
 

«Julian Assange, come un moderno Prometeo, ha fornito all'opinione pubblica mondiale gli strumenti per conoscere i crimini di guerra commessi dagli eserciti occidentali "per la democrazia" in Medio Oriente. – dichiarano da Free Assange Napoli – Oggi, mentre assistiamo a un genocidio in corso in Palestina, a equilibri internazionali sempre più tesi, a una guerra senza quartiere al giornalismo indipendente e alla libertà di stampa, la vicenda di Assange assume un valore ancora più forte. Per averci coraggiosamente donato il fuoco di informazioni che altrimenti sarebbero rimaste ignote, Julian Assange è privato della libertà personale dal 2012: prima da rifugiato nella Ambasciata dell'Ecuador di Londra, poi da detenuto nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh. Dopo la lunga attesa dell'udienza dell'Alta Corte britannica lo scorso 20 febbraio, i suoi legali dovranno presentare un'ultima integrazione il prossimo 4 marzo. La Corte si riserverà poi un tempo indefinito, fino a sei ulteriori mesi, per esprimersi circa la possibilità di ricorrere contro la richiesta di estradizione negli USA, dove sarebbe processato per spionaggio rischiando fino a 175 anni di detenzione».

 


I manifestanti, dopo aver fatto sentire la propria voce all'interno del Mann, si sono poi spostati all'esterno, nel portico della Galleria Principe di Napoli. Dopo aver distribuito volantini e attaccato manifesti, hanno bloccato per pochi minuti il traffico stradale di piazza Museo fermandosi sulle strisce perdonali. 
 
Tornati nuovamente nel piazzale del Museo, hanno composto il nome Julian Assange con delle lettere a caratteri cubitali. La manifestazione si inserisce nel più ampio movimento di protesta napoletano a favore del giornalista. Non molti giorni fa si sono tenuti un corteo pro-Assange e una giornata sulla libertà di stampa.
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Il Mattino