Fumarola ad Agnano, la direttrice dell'Osservatorio Vesuviano: «Chiudere il pozzo ma non ci sono rischi»

«Gli elementi costitutivi di questa fumarola sono gli stessi che ritroviamo nell'area della Solfatara e di Pisciarelli ed al momento non ci sono elementi per poter...

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«Gli elementi costitutivi di questa fumarola sono gli stessi che ritroviamo nell'area della Solfatara e di Pisciarelli ed al momento non ci sono elementi per poter parlare di rischi di esplosione». Queste le parole della dottoressa Francesca Bianco, direttrice dell'osservatorio vesuviano di Napoli, rispetto alla vicenda della fumarola generata su via Scarfoglio ad Agnano. Un pozzo da cui fuoriescono una serie di emissioni gassose originate in seguito ad una perforazione scientifica, utile allo sviluppo di tecnologie innovative per l'uso delle risorse geotermiche. 


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«Il flusso di CO2 che viene emesso – prosegue la direttrice Bianco – è inferiore al flusso medio calcolato sull'intera area. La temperatura inoltre è assolutamente normale e quindi dal punto di vista vulcanologico, in questo momento, ha una serie di caratteristiche analoghe e compatibili (anche di meno rilevanza) con le fumarole già note».
Rispetto al rischio di esplosione poi, paventato negli ultimi giorni dai movimenti e dai comitati cittadini, la dottoressa Bianco risponde facendo appello al criterio di precauzione.
 
«Sicuramente c'è un evento anomalo che prima non c'era, però al momento non ci sono elementi per poter dire se ci siano rischi di esplosione. Non c'è nessun dato concreto in nostro possesso. Certo dal punto di vista di precauzione come scritto nel documento rilasciato ieri, crediamo sia opportuno chiudere il pozzo e ripristinare lo stato originario dei luoghi. Tutto questo è possibile e chi svolge queste attività è assolutamente in grado di gestire questo tipo di situazione». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino