Il sottopasso Claudio è da tempo il simbolo del degrado di Fuorigrotta. Un tunnel dormitorio che i clochard della zona hanno trasformato in tendopoli. Dagli alloggi di...
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Oggi proprio in questo punto vivono due uomini di cui gli assistenti sociali si occupano da mesi. Un uomo di origini marocchine ed un altro di cui – dati i suoi problemi mentali – non si sa nulla. Entrambi rifiutano sostegni ed aiuti da parte dei volontari dell’unità di strada del comune che più volte li hanno indirizzati verso strutture di accoglienza. E quindi l’emergenza resta.
I loro giacigli, sono al limite del guardrail e le condizioni igieniche in cui versano sono sempre più preoccupanti. Non hanno servizi sanitari e mangiano quel che trovano utilizzando una pentola ed un fornellino da campo.
«Prima di ogni altra cosa è la loro sicurezza a preoccuparci» dichiara l’assessore al welfare della X Municipalità Costanza Boccardi. «Stiamo provando da tempo a chiedere l’intervento della comunità marocchina, ma non è così facile. Tra l’altro neanche loro ci aiutano rifiutando la nostra assistenza. Spesso li troviamo ubriachi e non riusciamo ad interagire con nessuno dei due. Cucinano accendendo il fornello accanto a materiali infiammabili come i loro vestiti o il legno del mobilio. Anche queste “abitudini” ci preoccupano e ci impongono di intervenire. È necessario metterli in sicurezza e restituirgli dignità. Il sottopasso Claudio – soprattutto in questo momento – non può e non deve più essere terra di nessuno». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino