Napoli, scacco ai «furbetti» del bollo auto: sfruttavano l'esenzione dei defunti

Napoli, scacco ai «furbetti» del bollo auto: sfruttavano l'esenzione dei defunti
Furbetti del bollo auto scoperti in provincia di Napoli dai militari della Comando provinciale della Guardia di Finanza: anche dopo la morte del familiare disabile continuavano a...

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Furbetti del bollo auto scoperti in provincia di Napoli dai militari della Comando provinciale della Guardia di Finanza: anche dopo la morte del familiare disabile continuavano a beneficiare dell'esenzione dalla tassa automobilistica concessa ai veicoli condotti da portatori di handicap o utilizzati per accompagnarli.


Per ottenere l'esonero dal pagamento bisogna presentare domanda alla Regione Campania, indicando la targa della vettura e il soggetto beneficiario dell'agevolazione. Nel momento in cui le condizioni richieste dalla legge vengono a cadere (vendita del veicolo, miglioramento delle condizioni del beneficiario, morte del disabile) il titolare del benefit o i suoi eredi sono tenuti a darne tempestiva comunicazione all'ufficio competente.

I miliari della compagnia di Torre Annunziata hanno esaminato le posizioni di centinaia di soggetti residenti a Torre Annunziata, Boscoreale, Boscotrecase, Trecase, Poggiomarino, Pompei, Striano e sono riusciti a ricostruire un preciso quadro indiziario: dalle indagini è emerso che 23 auto intestate ad altrettanti portatori di handicap, che risultavano morti da anni, continuavano a beneficiare dell'agevolazione perché gli eredi del disabile avevano  omesso di comunicare il decesso del familiari.

I responsabili dell'illecito arricchimento ai danni dello Stato saranno ora obbligati a versare il triplo della somma evasa con il «trucco», pari a circa 30mila euro. In alcuni casi i familiari degli scomparsi sono riusciti anche a risparmiare sulla polizza, con la complicità di alcuni agenti assicurativi, continuando a beneficiare della classe più vantaggiosa attribuita ai disabili deceduti. Sedici persone sono state denunciate con l'accusa di sostituzione di persona.
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Il Mattino