«Contro il G7 del razzismo e della guerra ai poveri» i movimenti antagonisti e le realtà sociali napoletane, dalla rete antirazzista ai disoccupati, hanno...
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Il programma delle mobilitazioni «per i diritti sociali» contro «il G7 e le norme Minniti» è stato presentato nel corso di una conferenza che si è tenuta davanti al monumento al «migrante scomparso», alla Stazione Marittima di Napoli. «Manifestiamo contro quello che abbiamo ribattezzato il G7 del razzismo e della guerra ai poveri - spiega uno dei portavoce dei movimenti - con la presenza del responsabile europeo delle politiche migratorie Avramopoulos e coordinato dal ministro Minniti che ha dato il nome a due decreti (convertiti in legge) che sono un manifesto della società dell'esclusione, con i tribunali speciali per i rifugiati, il daspo urbano anche a venditori ambulanti e poveri cristi, l'implementazione degli sgomberi per le persone che occupano in emergenza abitativa cosi come degli spazi liberati e autogestiti. Non ultimi gli stessi diritti democratici: perfino il tema del diritto al dissenso e a manifestare ad Ischia è ancora in discussione, con la Questura e il Viminale che non hanno ancora dato una risposta certa».
Il programma delle mobilitazioni prevede giovedì 19 ottobre alle ore 9 l'appuntamento per andare ad Ischia, venerdì 20 un'assemblea pubblica aperta da una delegazione degli eritrei sgomberati in agosto a piazza Indipendenza (a Roma) e un concerto contro il G7 e ogni discriminazione in piazza del Gesù a cui stanno aderendo molti artisti partenopei, a partire dal collettivo Terroni Uniti fra cui Luca Zulù, Franco Ricciardi, Andrea Tartaglia, Valerio Jovine, Maurizio Capone, M'barka Ben Taleb e tanti altri. Chiusura infine sabato 21 ottobre alle 16 con un corteo da piazza Garibaldi: « Napoli per i diritti sociali contro le Leggi Minniti». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino