Galleria, a Napoli la sfida dei vandali: si gioca a calcio a mezzanotte

Una partita di calcetto in piena regola - 5 contro 5 - nel bel mezzo della Galleria Umberto. Il monumento principale del cosiddetto «salotto della città» ancora...

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Una partita di calcetto in piena regola - 5 contro 5 - nel bel mezzo della Galleria Umberto. Il monumento principale del cosiddetto «salotto della città» ancora una volta in balìa di scugnizzi e teppisti. È quasi mezzanotte di martedì sera quando la struttura costruita alla fine del 1800 si trasforma, per l'ennesima volta, in una sorta di campo di calcio indoor con alcuni dei ragazzi che indossano persino i pantaloncini corti proprio come se fossero in un vero stadio. Stavolta a documentare il tutto c'è Norberto Salza, uno dei residenti all'interno dello storico edificio, che sentendo il frastuono ha girato un video e scattato delle foto.


IL MATCH
A nulla è valso pure l'episodio della scorsa settimana quando dei teppisti hanno inspiegabilmente sferrato un calcio e mandato in frantumi la vetrina di Barbaro, lo storico negozio di abbigliamento. Pochi giorni sono bastati e i ragazzini hanno potuto nuovamente fare i loro comodi in Galleria senza alcun controllo. Il tutto in totale spregio delle norme anti-Covid: nessun rispetto dell'orario di coprifuoco delle 22 - visto che la partita si è giocata anche ben oltre la mezzanotte senza che nessuno intervenisse - ma neppure dei protocolli anticontagio perché non è possibile organizzare partite di pallone in nessun caso. «Già sabato scorso - racconta Salza - c'era stata un'altra partita, stavolta ho voluto filmarli così che tutti si rendano conto di come è trattato uno dei luoghi simbolo della nostra città».


L'ABBANDONO


«Al mattino vediamo i presidi di polizia municipale e forze dell'ordine - spiega il residente della - poi la sera non c'è alcun controllo». Ma Salza - che fino a qualche anno fa presiedeva il comitato dei residenti della Galleria - imputa alla gestione del Comune il totale abbandono del monumento. «Qui mancano tre cose tutte fondamentali: sicurezza, manutenzione e decoro. L'amministrazione non ha alcuna visione, rincorre solo le denunce che siamo costretti ogni volta a fare». Anche le manutenzioni sono fatte solo per tamponare il degrado: dalla copertura della Galleria continua a scorrere acqua quando piove, gli oblò posti sulla pavimentazione sono rappezzati alla meno peggio con materiali non idonei e persino le impalcature rimosse solo dopo che i residenti lamentano lo stato di abbandono. «Prima - racconta Salza - c'erano le impalcature, ma a un certo punto pure quelle erano diventate pericolanti, abbiamo dovuto denunciarlo noi. Chi governa si prenda le sue responsabilità». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino