Galleria Umberto I: pallonate alle finestre delle abitazioni e partite tra i disabili

Partite improvvisate tra i passanti – anche disabili – pallonate ai piani alti delle abitazioni ed alle vetrine dei negozi ancora aperti o chiusi da poco. La denuncia...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Partite improvvisate tra i passanti – anche disabili – pallonate ai piani alti delle abitazioni ed alle vetrine dei negozi ancora aperti o chiusi da poco. La denuncia arriva direttamente dai residenti della Galleria Umberto I di Napoli, sempre più stretta nella morsa delle baby gang del posto.

 
“La sera ormai, soprattutto nei fine settimana” dichiarano i cittadini, “dormire è diventato un lusso. Non ci sono solo partite ma vere scorribande di ragazzini che usano la galleria per fare di tutto. Le pallonate adesso arrivano quasi fin sopra le nostre finestre ed i passanti non riescono più a camminare per la porzione di galleria occupata da loro. Non vengono risparmiati neanche disabili o persone in carrozzella. A questo punto crediamo che la situazione sia insanabile e neanche le protezioni previste dall’amministrazione potrebbero bastare”.



Proprio i cancelli posti ai quattro ingressi del monumento ottocentesco, sarebbero la una delle soluzioni proposte dal Comune, per arginare un degrado sempre crescente e fuori controllo.
“Non c’è limite al peggio. Più che i cancelli ci vorrebbero servizi di ronda giorno e notte per eliminare o tentare di arginare il fenomeno. Noi siamo residenti siamo sempre pronti a metterci in gioco”.
  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino