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Una delle infiltrazioni della Galleria Vittoria proveniva da un corsetto Settecentesco spezzato sotto il pavimento di alcuni condomini dello storico Palazzo Serra di Cassano a Monte di Dio, sede del prestigioso Istituto di Studi Filosofici, che si trova in un'altra zona del gigantesco edificio. Risolvere il problema è stato un lavoro immenso, portato avanti da amministrazione comunale, dirigenti e privati, che hanno collaborato nel miglior modo possibile per il bene della città e per la riapertura del tunnel tra via Acton e via Arcoleo.
«L'operazione partita da un condominio privato di Palazzo Serra di Cassano, da cui proveniva una delle sei delle infiltrazioni del tunnel, è stata del massimo livello di difficoltà - rivela Gianluca Minin, geologo e patron dell'associazione Borbonica Sotterranea Un rebus pazzesco. Sono stato il primo a calarmi sotto il corsetto del 700, assieme al mio collega Umberto Del Vecchio. Ci trovavamo in mezzo a un miliardo e mezzo di blatte, e lì abbiamo capito da dove scorreva la perdita che arrivava nel tunnel. A forza di fare video-ispezioni nei corsetti fognari di Palazzo Serra, sul lato di via Egiziaca, il condomino ha trovato l'origine del problema».
Il pavimento sfondato di un ripostiglio in un appartamento di Palazzo Serra di Cassano. Un metro più sotto, in mezzo a un mare di blatte, un corsetto spezzato del Settecento, con tanto di maioliche dell'epoca, che perdeva acqua.
Materiale termoplastico all'interno di un corsetto di quasi quattrocento anni fa. È una storia complessa, questa delle infiltrazioni nel tunnel della Vittoria, che coinvolge e mette in dialogo la fitta storia di Napoli e la necessità di approfondimenti geologici sul territorio cittadino, sulle sue cavità e sui suoi sistemi fognari, alcuni dei quali secolari. Di certo, in questo caso vanno ringraziati diversi protagonisti. A cominciare dalla proprietaria dell'appartamento, che ha accettato di soggiornare in albergo per qualche settimana, così da consentire agli operai di lavorare per l'eliminazione della perdita. Al quadro si è aggiunta la massima disponibilità della nuova giunta, che ha inserito la Vittoria in cima alla lista delle priorità, e il dirigente del Servizio Strade di Palazzo San Giacomo, Eduardo Fusco, che «ogni mattina partiva in scooter da Palazzo San Giacomo per ispezionare i corsetti di Monte di Dio prosegue Minin e l'amministratore del condominio interessato di Palazzo Serra di Cassano, Giulio Lamanda, che ha mediato tra le istituzioni e i privati».
«Avevamo ragione dice il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli di Europa Verde, che in questi mesi si è speso ripetutamente con campagne per la riapertura del tunnel come dimostrano diverse discussioni pubbliche avvenute nei mesi scorsi anche con alcuni esperti e geologi, la scorsa amministrazione sosteneva di aver risolto il problema delle infiltrazioni nella Galleria Vittoria. Ma le cose non stanno così. A risolvere la situazione delle perdite nel tunnel, come spiegato e documentato fotograficamente, è stata in gran parte la nuova giunta, con un intervento difficile e delicato avvenuto a Palazzo Serra di Cassano, da dove proveniva la perdita».
Il Mattino