Arzano: spari davanti alla chiesa, feriti due esponenti ​del clan 167: «I killer volevano uccidere»

Arzano: spari davanti alla chiesa, feriti due esponenti del clan 167: «I killer volevano uccidere»
Spedizione punitiva contro il clan 167 di Arzano, capeggiato dal gruppo Monfregolo – Alterio. Poco dopo le nove sono stati feriti a colpo di pistola Antonio Alterio,...

Continua a leggere con la nostra offerta speciale:

X
MIGLIORE OFFERTA
ANNUALE
19 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
6,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
159,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Spedizione punitiva contro il clan 167 di Arzano, capeggiato dal gruppo Monfregolo – Alterio. Poco dopo le nove sono stati feriti a colpo di pistola Antonio Alterio, fratello del ras Raffaele, detto “ ‘o sceriffo”, attualmente detenuto, ed elemento di spicco del clan 167, e Daniele La Peruta, che gli inquirenti inquadrano come fiancheggiatore del clan, anche non avendo precedenti penali specifici.

I due si intrattenevano nei pressi di un circolo abusivo, ubicato nel centro storico di Arzano, nei pressi della chiesa Dell’Annunziata. Le condizioni dei due feriti soccorsi da passanti e  portati al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore, non sono gravi. Antonio Alterio è stato ferito ad un piede, mentre Daniele La Peruta è stato centrato da un proiettile alla caviglia.  

Sul posto i carabinieri della compagnia di Casoria, che hanno rinvenuto e sequestrato ben nove bossoli calibro 9. Una potenza di fuoco che induce gli inquirenti ad ipotizzare che non si è trattato di una “gambizzazione”, ma che i killer mirano ad uccidere. L’episodio ha alzato e sicuramente superato il livello di guardia in tutta questa zona a nord di Napoli duramente provata dalle bombe, dalle stese, dalle minacce di morte al comandante della polizia locale Biagio Chiariello e non per ultimo la bomba fatta esplodere nei pressi della parrocchia di don Maurizio Patriciello nel Parco Verde di Caivano. Un filo rosso che conduce alla faida interna al clan 167 di Arzano, con lo scontro frontale tra l’ala dei Monfregolo – Alterio e quella dei Cristiano – Mormile. Questi ultimi sono dovuti scappare da Arzano dopo la strage al Roxy Bar ( 24 novembre 2021) che è costata la vita a Salvatore Petrillo, reggente del clan, per conto dei Cristiano – Mormile, e il ferimento di due suoi guarda spalle e quello di due avventori che si trovavano nel locale.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino