Gas, l'appalto da 650 milioni per Napoli bloccato dal Tar: per ora niente contratto

Gas, l'appalto da 650 milioni per Napoli bloccato dal Tar: per ora niente contratto
La battaglia per la gestione della rete del gas di Napoli e di sei comuni limitrofi (Portici, Ercolano, San Giorgio a Cremano, Torre Annunziata e Torre del Greco) prosegue senza...

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La battaglia per la gestione della rete del gas di Napoli e di sei comuni limitrofi (Portici, Ercolano, San Giorgio a Cremano, Torre Annunziata e Torre del Greco) prosegue senza sosta. L'ultimo duello s'è svolto dinanzi al Tribunale Amministrativo qualche giorno fa: il Tar per adesso ha sospeso ogni giudizio fino al prossimo sei di ottobre, ma ha imposto di bloccare la firma del nuovo contratto.


Il bando da 650 milioni di euro per l'aggiudicazione della distribuzione del gas in questa porzione d'Italia, viene gestito dal Comune di Napoli ed è stato assegnato, all'inizio del 2021, alla 2i Rete Gas. L'azienda vincitrice ha superato la concorrente al termine di una valutazione meticolosa che ha attribuito l'appalto con uno scarto di 0,3 punti su un totale di cento. La seconda classificata è quella che attualmente gestisce la distribuzione del gas sul territorio, l'Italgas (capogruppo della Napoletanagas) che ha immediatamente opposto ricorso al Tar per fermare l'aggiudicazione e ha chiesto l'accesso agli atti per verificare il dettaglio dell'assegnazione dei punti che ha decretato l'assegnazione del bando. Anche la 2i Rete Gas ha chiesto l'accesso agli atti ed è scaturita una nuova battaglia legale.

Mercoledì scorso il Tar Campania, sezione quarta (presidente Pierina Biancofiore, Consiglieri Ida Raiola e Rita Luce) ha bloccato questa nuova contesa legale. L'accesso agli atti, in quella parte di documentazione che contiene dettagli sensibili sull'attività di entrambe le aziende, non è stato concesso a nessuna delle contendenti; tutto è stato rinviato al sei di ottobre quando l'intero ricorso sull'attribuzione del bando verrà trattato in udienza pubblica. Nelle more della decisione, il tribunale amministrativo ha chiesto al Comune di Napoli di bloccare ogni atto ufficiale, soprattutto la definitiva firma del contratto con 2i Rete Gas. Si tratta di una maniera per congelare la situazione nel tempo (ormai breve, venti giorni) in cui arriverà una decisione ufficiale, ed evitare l'avvio di nuove procedure che potrebbero poi essere considerate non valide alla luce della decisione del Tar.

La posta in gioco è estremamente elevata: il bando, come detto, vale 650 milioni ed ha una durata di dodici anni. Fino ad ora la gestione è sempre stata nelle mani di Napoletanagas che ha offerto il servizio fin dall'avvento della rete pubblica, nel 1862. In totale, fra Napoli e provincia, sono più di 370mila gli utenti allacciati alla rete e sono 240 i dipendenti che lavorano per la società. Il bando contiene una clausola di salvaguardia che impone al vincitore la conservazione di tutti i posti di lavoro.

Nelle more della decisione del Tar, lo scorso mese di giugno il Comune di Napoli ha già formalmente affidato la rete del territorio a 2i Rete Gas che ha già annunciato un suo piano di investimenti per un valore di circa 240 milioni di euro. L'azienda attualmente assegnataria del bando pensa, tra l'altro, all'avvio di una manutenzione straordinaria di circa 170 chilometri di rete e alla realizzazione di circa 125 chilometri di sviluppo delle condutture, per portare il servizio in aree che attualmente ne sono prive. Ogni particolare, però, in questo momento è superfluo. Il futuro della gestione della rete del gas a Napoli e provincia, è nelle mani del Tar e la battaglia si annuncia lunga e ricca di sorprese.
 

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Il Mattino