Mentre era nella località protetta a causa del suocero boss che aveva scelto di collaborare con la giustizia, ha estorto 2000 euro ad un imprenditore. È finito per...
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Le indagini sono state coordinate dalla Dda di Napoli - sostituto Luigi Landolfi e Aggiunto Luigi Frunzio - e realizzate dalla Polizia di Stato, in particolare dalla Squadra Mobile della Questura di Caserta, diretta da Filippo Portoghese. È emerso che durante la festività pasquali del 2016, Alberico e la moglie si recarono per due-tre giorni a Marcianise allontanandosi senza autorizzazione dalla località protetta; qui invitarono il titolare di una ditta di pompe funebri a mettersi in regola dopo aver portato i saluto del boss Salvatore Belforte. È dunque bastato spendere il nome di quest'ultimo, perché l'imprenditore si precipitasse a casa di Alberico e della moglie pagando la tangente da 2mila euro. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino