Un’epigrafe in marmo abbandonata tra cartacce, rifiuti e preservativi. È l’amara istantanea che caratterizza un viottolo del complesso...
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La memoria è dedicata a George Hitchen un inglese innamorato della bellissima Sorrento a tal punto che gli eredi hanno fatto scolpire l’epitaffio: «Tu non sei morto, vivi a Sorrento». Una triste immagine di degrado in un luogo suggestivo unico al mondo, ma troppo spesso vittima di incuria.
L’area archeologica , infatti, da tempo è preda dei writer selvaggi che imbrattano periodicamente con lo spray gran parte degli ambienti superstiti in opus reticulatum del complesso residenziale risalente al I-II se.d.C. attribuito al ricco mercante puteolano Pollio Felice e dove la Regina Giovanna ancora nel XIII secolo amava soggiornare. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino