«Un'altra "stesa" a Forcella, per poco non ci è scappato il morto. Dove sono i napoletani che inneggiano a Salvini quando si tratta di...
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L’ennesima notizia di cronaca nera che ha turbato molto l’attore napoletano, spingendolo a prendere posizione contro i due vicepresidenti del Consiglio dei Ministri colpevoli, secondo Gallo, di occuparsi poco di criminalità organizzata: «Il Ministro ci lascia far fuori tra di noi – prosegue l’artista nel suo post –. Di Maio invece di pensare a debellare la Camorra promette reddito senza lavoro quando, se non ci fosse la Camorra, magari ci sarebbe il lavoro».
Raggiunto telefonicamente da Gianni Simioli, all’interno del programma La Radiazza in onda su Radio Marte, Gianfranco Gallo ha poi dichiarato: «Non ho paura di perdere il consenso di una parte del pubblico, esponendomi politicamente. Credo che ogni artista faccia politica attraverso la sua arte, altrimenti non può definirsi tale. Io sono sempre rimasto coerente con le mie idee e questo mi ha consentito di non perdere seguito, che, anzi, è accresciuto». E sull’atteggiamento contraddittorio dei napoletani, pronti a protestare contro la presenza degli immigrati nei diversi quartieri ma che restano in silenzio di fronte alle azioni violente dei camorristi, Gallo ha dichiarato: «C’è un fenomeno che si chiama entropia con cui si spiega quello che succede quando si mischiano due elementi diversi che poi diventano una cosa sola. Per esempio, quando si mette lo zucchero nel caffè. Ecco, questo è quello che avviene in questa città». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino