Giornata della memoria, Napoli sfida i divieti: affissi nella notte manifesti contro il genocidio

«L’unico modo che riteniamo opportuno per onorare la giornata della memoria è fermare il genocidio in corso in Palestina»

I manifesti affissi nella notte
«Mai più, per nessuno, in nessun luogo» è il testo che campeggia, insieme alla definizione di “Genocidio” presa dall’enciclopedia...

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«Mai più, per nessuno, in nessun luogo» è il testo che campeggia, insieme alla definizione di “Genocidio” presa dall’enciclopedia Treccani, su uno dei tanti manifesti apparsi nella notte tra i vicoli del centro storico di Napoli.  Nonostante le disposizioni del ministero dell’Interno che ha vietato le manifestazioni a favore del popolo di Gaza in concomitanza con il Giorno della Memoria, nel capoluogo campano ci si prepara a sfidare i divieti del Viminale. L’appuntamento è alle ore 11 in piazza San Domenico, dove la rete “Napoli per Palestina” ha già fatto sapere di scendere ugualmente in strada per osservare quella che definiscono la “Giornata della memoria tradita".

Il blitz notturno, messo in atto degli attivisti del centro sociale Mezzocannone Occupato, è difatti solo un antipasto della giornata che si prevede lunga. «La nostra coscienza di antifascisti – chiariscono gli autori delle affissioni - ci impone di contrastare quotidianamente qualsiasi reminiscenza antisemita, razzista e di estrema destra. La memoria è uno strumento che serve a fare in modo che quanto accaduto nel passato non si ripeta più». 

Gli attivisti del centro sociale partenopeo, che riprendono lo slogan delle comunità ebraiche antisioniste d’oltreoceano, proseguono così la spiegazione della loro azione portata avanti per chiedere il cessate il fuoco sul popolo palestinese: «L’unico modo che riteniamo opportuno per onorare la giornata della memoria – motivano - è fermare l’attuale genocidio in corso in Palestina, perpetrato anche dal nostro governo contro la nostra umanità. Nel 1945 fu detto e lo diciamo ancora oggi con forza: Mai più, per nessuno, da nessuna parte». 

Ad annunciare la sfida ai divieti è anche Potere al Popolo. Solo ieri, scrivono in una nota «la Corte Internazionale di Giustizia dell'Aja con una maggioranza schiacciante di 15 giudici su 17, ha decretato che le azioni di Israele potrebbero essere genocidio e che quindi Israele è giudicabile per questo crimine. Inoltre ha imposto a Israele delle misure urgenti come l'apertura di corridoi umanitari, la protezione dei civili, la repressione di tutte e tutti coloro, ministri compresi, che incitano apertamente al genocidio dei palestinesi».

«Di fronte a questa prima sentenza – osservano i militanti di Pap - i divieti che il Ministro Piantedosi ha imposto ai cortei di solidarietà con il popolo palestinese sono un vero e proprio attacco alla libertà di manifestazione. Celebrare la Giornata della memoria significa non solo ricordare le vittime dello sterminio del nazifascismo, ma significa anche e soprattutto urlare “mai più”. “Mai più” al genocidio di un popolo, mai più alla pulizia etnica deliberata. Ma dire “mai più”, significa mai più per nessuno». 

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Il Mattino