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È stato l’Arcivescovo di Napoli Domenico Battaglia a celebrare la supplica alla Madonna di Pompei, in occasione dell’evento organizzato dalla Croce Rossa Italiana Comitato Napoli, per la giornata internazionale della CRI e Mezzaluna Rossa. Sulla terrazza della sede di Corso San Giovanni a Napoli, è stato esposto un quadro dedicato alla Madonna e il comitato ha raccontato l’esperienza di CRI in questi mesi drammatici in pandemia. Per Paolo Monorchio, presidente CRI Napoli, l’impegno dei volontari è andato al di là della parte sanitaria ed è stato di assistenza anche sociale e psicologica. Alla manifestazione hanno preso parte, oltre ai volontari CRI, anche l’assessore alle politiche sociali del Comune di Napoli Donatella Chiodo e l’Imam a Napoli Abdallah Massimo Cozzolino.
Queste le parole di Sua Eccellenza: «I Volontari della Croce Rossa hanno sfidato la paura, ma chi ha pensato alla vostra paura, alle vostre fatiche, a quel senso di solitudine che vi siete portati dentro quando vi avvicinavate alle persone in difficoltà? Eppure avete fatto i conti con la vostra paura, con la vostra solitudine e la vostra fatica e siete stati capaci di andare oltre perché dentro di voi c’era la forza della vostra bellezza e della vostra umanità.
L’Arcivescovo ha poi concluso, sempre rivolto ai volontari: «Non abbiamo paura di sporcarci le mani, Non ci fa paura la paura, anzi come spesso mi capita di dire ai ragazzi, non abbiate paura di avere paura, ma abbiate coraggio di avere coraggio in nome di una nuova umanità possibile per tutti nella forza nella concretezza e nella speranza».
Molto emozionato il Presidente Monorchio ha ringraziato Sua Eccellenza per la sua partecipazione e poi ha ricordato tutto quello che hanno fatto i volontari in questo anno di pandemia: «Il nostro comitato conta circa 2000 volontari che assistono più di 20.000 persone. Anche in questa pandemia non ci siamo mai fermati, abbiamo consegnato 20.000 pacchi alimentari e 400 buoni spesa a persone e famiglie bisognose, abbiamo distribuito più di 1600 pasti ai senza fissa dimora, abbiamo consegnato farmaci e spesa alle persone fragili, che non potevano muoversi di casa. Il nostro personale ha effettuato 7.500 visite mediche nei nostri punti di prima assistenza cercando di non far mancare mai una parola di conforto a chi si rivolgeva a noi. Siamo doppiamente felici di questa celebrazione – conclude Monorchio - perché per la prima volta in una sede di Croce Rossa si incontrano i rappresentanti della religione cattolica e di quella musulmana, accumunati dall’aiuto ai più fragili e vulnerabili».
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