Superare i confini geografici e soprattutto quelli politici per una cultura giuridica comune che, attraverso la valorizzazione del ruolo sociale dell’avvocato, contribuisca...
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Il ruolo dell’avvocato, le sfide della professione, il diritto e la libertà da tutelare: sono stati questi i punti cruciali del confronto tra toghe provenienti da varie città italiane e dai diversi paesi dell’Europa, di Libano e paesi arabi. «Crediamo - dichiara Sara Chandler, presidente della Federazione degli Ordini forensi europei - in una collaborazione tra avvocati di diversi paesi per promuovere valori comuni, come la difesa di diritti dell’uomo, e in particolare la difesa delle persone più deboli e che hanno difficoltà di acceso alla giustizia sia per ragioni economiche sia per problemi sociali e politici. Tavole rotonde come questa sono importanti per avvicinare avvocati europei e portare avanti un progetto comune per migliorare la società e realizzare il ruolo dell’avvocato, il suo ruolo sociale». «Il ruolo dell’avvocato - aggiunge - va al di là delle divisioni politiche, ci sentiamo avvocati europei indipendentemente dalla Brexit e vogliamo continuare a lavorare insieme perché senza avvocati non c’è giustizia e senza giustizia non ci sarebbe difesa per i cittadini e verrebbe meno il sistema fondamentale su cui si basa la nostra democrazia».
Unità è l'obiettivo. «In un periodo in cui si assiste a una tendenza disgregante - spiega Maurizio Bianco, presidente dell’Ordine degli avvocati di Napoli - questo è un richiamo all’unità dell’avvocatura e delle forze sane dei paesi europei». «Oggi parliamo di legislazione europea, si parla di procura europea perché è necessaria questa aggregazione ma ancora non si aprla di avvocatura europea. Siamo indietro ma possiamo recuperare». Il convegno servirà a tracciare le linee di un nuovo manifesto dell’avvocatura: «Sarà un punto di partenza comune per avvocati europei e del Mediterraneo - conclude Bianco - che punta a identificare valori imprescindibili dei quali non si può tollerare la sopraffazione, anche in luoghi dove la tutela della libertà e della democrazia è pericolosa per la propria vita». Al convegno sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Corte di Appello di Napoli Giuseppe De Carolis di Possedi, il procuratore generale Luigi Riello, il sindaco Luigi de Magistris. E in rappresentanza del mondo forense, l’avvocato Alfredo Guarino, presidente della Camera internazionale, il presidente della Biblioteca “Alfredo de Marsico” e componente del consiglio forense napoletano Roberto Fiore, il segretario dell’Ordine degli avvocati di Napoli Vincenzo Pecorella, l’avvocato Alessandro Senatore, coordinatore della Commissione diritto internazionale degli avvocati di Napoli.
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Il Mattino