Trasformare i contesti di gioco in aree pre l'apprendimento, modellare, creare, progettare. Tutto questo e molto altro è l'Europlay. La seconda fase del progetto...
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Dopo aver lavorato al logo rappresentativo del progetto durante lo scambio studenti in Polonia nel novembre scorso, e aver avviato un’indagine all’interno di tutte le scuole coinvolte sul playground ideale dei bambini delle quattro scuole, in Germania, presso l’International School di Stoccarda, i bambini hanno cominciato a lavorare sulla progettazione del loro playground ideale, che possa essere al tempo stesso area gioco e area di apprendimento. Divisi in gruppo di lavoro misti, gli alunni del 2° Circolo, guidati dal Dirigente Scolastico, professoressa Angela Renis, e dalle docenti Rita Somma, Mena Palumbo e Lucia Mastellone, si sono cimentati con i loro pari tedeschi, inglesi e polacchi, in sessioni di lavoro creative durante le quali hanno trasformato i grafici dei questionari svolti in patria in descrizioni vive sul playground ideale delle quattro nazioni europee. Successivamente, hanno visitato un’azienda tedesca che costruisce playground in tutta Europa e, grazie ai loro spunti e al materiale fornito, hanno cominciato a costruire un modello in miniatura del proprio playground in grado di coniugare divertimento, apprendimento, socializzazione, sicurezza, rispetto delle regole di convivenza civile attraverso l’uso delle STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica). Ancora, hanno avuto l’opportunità di visitare un sito con un playground in costruzione e hanno potuto ammirare luoghi caratteristici della città, dal centro storico di Stoccarda al museo della Mercedes; in più, hanno visitato un panificio locale dove per un giorno si sono improvvisati panificatori del Bretzel, tipico pane tedesco.
A conclusione della mobilità, i piccoli ambasciatori d’Europa del 2° Circolo hanno incontrato l’Amministrazione il vicesindaco della città della pasta Mario D’Apuzzo, e l'assessore all’Istruzione e alle politiche giovanili, Sara Elefante. Insieme a tutti gli alunni e le docenti delle classi quarte di tutti i plessi hanno raccontato i meravigliosi passaggi di questo progetto che richiede coraggio, volontà e determinazione, e che costituisce un percorso di crescita personale e collettiva per tutte le persone coinvolte Leggi l'articolo completo su
Il Mattino