Gragnano, vendetta dopo l'omicidio del nipote del boss: in due ai domiciliari

Gragnano, vendetta dopo l'omicidio del nipote del boss: in due ai domiciliari
Il gup di Napoli ha disposto i domiciliari per Giovanni Amendola e Raffaele Iovine, i due giovani difesi dagli avvocati Raffaele Chiummariello e Alfonso Piscino, condannati a...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Il gup di Napoli ha disposto i domiciliari per Giovanni Amendola e Raffaele Iovine, i due giovani difesi dagli avvocati Raffaele Chiummariello e Alfonso Piscino, condannati a 7 anni e 10 mesi di reclusione per il tentato omicidio di Salvatore Pennino, ferito in un agguato costato la vita a Nicholas Di Martino, il nipote del boss ergastolano Nicola Carfora, morto dissanguato, dopo essere stato accoltellato la notte tra il 24 e il 25 maggio 2020, a Gragnano.

Per il tentato omicidio di Pennino, lo scorso 16 settembre, il gip di Napoli Maria Luisa Miranda ha condannato anche i fratelli Antonio e Giovanni Carfora (cugini di Nicholas), a nove anni di reclusione: sono stati tutti ritenuti colpevoli di avere tentato di uccidere l'incensurato Salvatore Pennino in quanto ritenuto legato a Maurizio Apicella e Ciro Di Lauro, i due killer di camorra che hanno confessato l'omicidio a coltellate di Nicholas Di Martino. Il raid contro Salvatore Pennino, all'epoca dei fatti ventenne, scattò poco dopo la morte di Nicholas, che aveva 17 anni e il ferimento del cugino, che era con lui. 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino