Grumo Nevano, Assise anti-camorra: l'assenza dei 28 parlamentari invitati

Grumo Nevano, Assise anti-camorra: l'assenza dei 28 parlamentari invitati
Consiglio comunale anti-camorra a Grumo Nevano ma i parlamentari invitati risultano assenti. Si è tenuta questa sera l’Assise monotematica: «Atti concreti...

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Consiglio comunale anti-camorra a Grumo Nevano ma i parlamentari invitati risultano assenti. Si è tenuta questa sera l’Assise monotematica: «Atti concreti contro le infiltrazioni della camorra». Il confronto era stato già annunciato dal sindaco Gaetano Di Bernardo, dopo l’appello a firma di 28 parlamentari che chiedevano l’invio della commissione d’accesso. 

Tutto era stato scatenato dall’ordinanza di custodia cautelare eseguita a metà aprile dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Giugliano. Il provvedimento, emesso dal tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, aveva colpito nove soggetti avendo strascichi non solo a Sant’Antimo ma anche a Grumo Nevano. Nell’ordinanza, infatti, sarebbero emersi presunti interessamenti alle elezioni amministrative comunali del 2019 per il comune di Grumo Nevano. A seguito dell’esecuzione del provvedimento, Articolo Uno aveva chiesto le dimissioni della consigliera Assunta Liguori

Questa sera, il silenzio è stato rotto e la consigliera Liguori ha preso parola: «Sono serena. Il reato inconsapevole non l'hanno ancora inventato. Andrò avanti imperterrita nel lavoro che ho svolto fino ad oggi onorando la fiducia delle centinaia e centinaia di elettori che mi hanno votato, senza che a uno, soltanto uno di essi, io in prima persona abbia promesso nessuna utilità materiale. Ho chiesto il voto solo ed esclusivamente promettendo la mia disponibilità a rappresentarli con i fatti e non con le chiacchiere». 

La fascia tricolore ha posto una domanda provocatoria a tutti i gruppi consiliari: «C’è la camorra qui?». Di Bernardo ha poi concluso: «Nella nostra terra non c’è nemmeno l’odore di un’eventuale infiltrazione camorristica. Si lavora onestamente con dignità e rispetto per le procedure».

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Il Mattino