Servizio di trasporto pubblico della Ctp sempre più in affanno e la provincia a nord di Napoli resta a piedi. Una situazione che va peggiorando settimana dopo settimana,...
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Un'idea semplice ma efficace, che ha dato la stura alla nascita di altri gruppi simili soprattutto nei comuni di Marano, Grumo Nevano, Afragola, Sant'Antimo, Melito, Qualiano, Villaricca e Caivano. «Scusate, quello delle 7.20 da Lago Patria è passato?». «È già partito il p19 nero da Fuorigrotta?» «Il 19N delle 8.20 sta camminando», è il tenore delle conversazioni che si tengono via whatsapp. «L'azienda è di fronte a un bivio e l'unica strada possibile per la vera svolta passa attraverso l'innesto di risorse straordinarie da parte della Città Metropolitana», dice intanto Pierino Ferraiuolo, segretario regionale Uil trasporti: «Siamo di fronte a un servizio ridotto all'osso. Vanno attivati con urgenza interventi sulla manutenzione per rimettere in piedi un trasporto decente, utile anche ad aumentare gli introiti dei corrispettivi chilometrici».
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«Il deposito di Arzano - spiega Stefano Di Stasio, direttore generale di Ctp - ha un parco macchine di 180 mezzi con un'età media di 15 anni; in quello di Teverola ci sono bus che hanno percorso migliaia di chlometri». Veri e propri catorci peraltro privi di adeguata manutenzione. «Sappiamo bene dell'insoddisfazione dell'utenza. Mentre nel primo caso cerchiamo di sopperire attraverso il noleggio a freddo di bus, per Teverola c'è assoluto bisogno di mezzi nuovi per consentire una rotazione di quelli esistenti da inviare in manutenzione. Abbiamo anche effettuato una perizia sui tutti i bus, per capire se conviene ripararli oppure acquisirne di nuovi. Per quanto concerne le pensiline . conclude Di Stasio - ne abbiamo acquistate dieci che saranno installate a Cardito, Afragola e Sant'Antimo, mentre un secondo lotto interesserà la Domitiana». Il punto cardine però sono le indicizzazioni dei corrispettivi chilometrici arretrati che Città Metropolitana deve corrispondere all'azienda di trasporto pubblico di Arzano. Sono in ballo ben 48 milioni di euro. «Mercoledì abbiamo trasmesso all'ex Provincia gli ultimi incartamenti richiesti per avviare finalmente l'iter per le indicizzazioni - conclude Di Stasio -. Entro il 30 novembre sarà indetto un consiglio metropolitano monotematico: già l'esistenza della sola delibera ci consentirà di allargare i fidi con le banche e di rifiatare». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino