Ibiza, finisce la fuga di Guadagno: l'ipotesi del business delle feste clandestine

Ibiza, finisce la fuga di Guadagno: l'ipotesi del business delle feste clandestine
Si è costituto alle autorità spagnole, Michele Guadagno, il 35enne napoletano ritenuto l'autore della sparatoria in una villa di Ibiza e in cui è rimasto...

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Si è costituto alle autorità spagnole, Michele Guadagno, il 35enne napoletano ritenuto l'autore della sparatoria in una villa di Ibiza e in cui è rimasto gravemente ferito Antonio Amore, 28 anni, anche lui originario del capoluogo partenopeo. Secondo quanto riferito dagli stessi investigatori della Guardia Civil, Guadagno, dopo aver fatto perdere le sue tracce subito dopo l'accaduto, avrebbe trascorso le ore successive a tentare di trovare un mezzo che gli permettesse di lasciare l'isola. Quando, però, si è reso conto che le autorità avevano bloccato, con un cordone di sicurezza, ogni possibile via di fuga, ha deciso di arrendersi e di consegnarsi spontaneamente, accompagnato dal suo legale. Una fuga, quella del 35enne iniziata, nella notte fra venerdì e sabato, quando, sono arrivate le prime segnalazioni di una sparatoria all'interno di una lussuosa residenza di Santa Eularia dove, nonostante le normative anti Covid, decine di persone, tra cui moltissimi italiani residenti sull'isola, stavano partecipando a una festa. Una volta sul posto, gli investigatori, hanno trovato, in una pozza di sangue, Amore, organizzatore della serata, raggiunto da diversi colpi d'arma da fuoco. Gravissime le sue condizioni al punto che, nonostante l'immediato trasporto in ospedale, il 28enne, durante il tragitto è stato colpito da un arresto cardiaco. Subito portato in sala operatoria, è stato sottoposto a un delicatissimo intervento chirurgico durato quasi sei ore. I medici, infatti, hanno dovuto estrargli un proiettile dal cranio. Nel frattempo, grazie anche al racconto di alcuni testimoni, si è risaliti all'identità del suo aggressore, il 35enne Guadagno, finito al centro di una vera e propria caccia all'uomo.

Ancora molti i punti da chiarire sulla dinamica e, soprattutto, sul reale movente dell'accaduto. Secondo una prima ipotesi a innescare la drammatica scia di eventi che ha portato al ferimento di Amore, sarebbero state le pesanti avances rivolte a un'altra partecipante alla festa. Con il passare delle ore e, soprattutto con l'acquisizione di nuovi elementi da parte degli investigatori, invece, una nuova teoria ha cominciato a farsi largo, quella del regolamento di conti per vicende legate al business delle feste clandestine e a tutto quello che ci gira intorno. Scavando nella vita della vittima, infatti, si è scoperto che Amore, trasferitosi a Ibiza già da qualche anno, alla sua attività di cuoco aveva affiancato quella di organizzatore di feste. Un'attività che non era cessata nemmeno con la pandemia al punto che, almeno tre volte a settimana, decine di ospiti, tutti rigorosamente invitati con il passaparola, partecipavano ai party esclusivi che il 28enne organizzava in lussuose ville prese in affitto per l'occasione. Feste in cui, riferiscono gli investigatori, non sarebbe difficile procurarsi della droga e a cui, spesso, avrebbe partecipato anche Guadagno. Proprio il rapporto esistente tra vittima e carnefice è il punto focale su cui si stanno concentrando le attenzioni degli investigatori. I due, infatti, si conoscevano da tempo e non è escluso che possano aver deciso di mettere in piedi qualche affare poco pulito che, poi, non sarebbe andato in porto per motivi ancora da chiarire innescando attriti tra i due. Per ora si tratta di un semplice sospetto ma che spiegherebbe il perché Guadagno abbia deciso di presentarsi alla festa armato di una pistola. Possibile - questa la teoria avanzata - che il 35enne, che alcuni anni fa fu coinvolto in un'indagine su un traffico di droga tra Napoli e l'Olanda, vantasse un credito dalla vittima e che questa, invece, abbia fatto resistenza nel pagare. La discussione, quindi, è degenerata con Guadagno che impugna l'arma e, prima, colpisce con il calcio un 35enne di Caserta, intervenuto in soccorso di Amore, e, poi, spara contro il 28enne. Altro elemento importante è la dinamica del ferimento, con Guadagno che, secondo gli investigatori, spara i primi tre colpi agli arti inferiori di Amore. Quelli successivi, che raggiungono la vittima alla testa, sarebbero stati esplosi quando questa era già a terra. Mancato omicidio o tragica fatalità? Altra domanda cui l'arresto di Guadagno potrà dare a breve una risposta.

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Il Mattino