Da guinness dei primati le elezioni amministrative 2020 a Sant'Anastasia, con una situazione probabilmente mai verificatasi prima nemmeno altrove o comunque talmente singolare...
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Tra le priorità finora espresse dai rivali e che finiranno naturalmente nei programmi elettorali, molte delle criticità anastasiane. Per Pone ci sono, in primis, il piano urbanistico comunale, la gestione del cimitero e i servizi pubblici al cittadino. «Ho dato, da sindaco, l'incarico per il Puc ben dieci anni fa, è assurdo che non sia stato ancora varato dice l'avvocato Pone si dovrà intervenire poi sul cimitero, il contratto per la gestione era ventennale, il mio successore lo portò a 28 anni, ora si dovrà capire quando la ditta intende chiudere il cantiere». Inoltre, i servizi come per esempio la nettezza urbana: «Ho lasciato una differenziata al 65 per cento, ora è al 45, c'è qualcosa che non va e siamo di certo in condizione di poca efficienza».
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Per Esposito al primo posto c'è la salute pubblica e la necessità di rimodulare tutti gli atti amministrativi alla luce del post Covid e dell'emergenza ancora in corso. «Le azioni vanno programmate e mirate con la medicina territoriale - dice Esposito - ma lavoreremo perché il paese torni vivibile, con azioni di sostenibilità urbana e ambientale. I progetti sono tanti e il fine è mettere le imprese in condizioni di creare lavoro, dare una spinta alle attività produttive non dimenticando il polo turistico religioso. Un'attenzione particolare andrà alle politiche sociali, considerato che la pandemia ha marcato le diseguaglianze e le difficoltà delle fasce deboli». Anche nel suo programma c'è il cimitero comunale: «Troveremo tutte le possibili soluzioni amministrative per rescindere il contratto». Per Iervolino, negli ultimi tredici anni e dunque a suo parere nelle consiliature Pone, Esposito e Abete, la città è «rimasta ferma». Dunque ridiscende in campo con lo slogan «Una città in salute». «Abbiamo perso troppi treni e occasioni. Sant'Anastasia ha grandi potenzialità, ma c'è bisogno di un cambiamento di rotta radicale, di una forte scossa», dice Iervolino che ha fatto appello a giovani e meno giovani che vogliano candidarsi o partecipare alla stesura di un programma sociale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino