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La carcassa di un'auto ferma lì da due anni, da sembrare messa apposta come un'installazione d'arte contemporanea. Essa stessa diventata pattumiera per rifiuti di ogni tipo. È una delle auto rubate e poi abbandonate nel Parco del Vesuvio. Poi pneumatici, scarti edili, mobili, elettrodomestici, giocattoli, latte di vernici, lastre di eternit, tubi e qualsiasi altro rifiuto di grandi o piccole dimensioni abbandonati nelle pinete del Parco.
Questa volta teatro di tale spettacolo pietoso è via Carlo Pisacane e terreni attigui, a Trecase. Cambia l'ambientazione, ma non il contenuto né tantomeno la regia. Autori di questo scempio, ormai annoso, degli sversamenti abusivi nel Parco del Vesuvio sono sempre i soliti criminali che, purtroppo, restano impuniti. Che si tratti di privati cittadini, commercianti, prezzolati per smaltire rifiuti o svuota cantine, i responsabili degli sversamenti selvaggi sanno come, quando e dove muoversi.
Conoscono le aree meno sorvegliate, arrivano con auto o altri mezzi, come gli Apecar, lasciano di tutto e vanno via indisturbati. Uno scempio che da anni non si riesce ad arrestare, un marchio a fuoco per una delle aree protette più belle del mondo, ma con ancora troppi nodi da sciogliere. Tra Comuni, che, è bene ribadirlo, hanno la competenza dei rifiuti ma non riescono ad attivare una strategia efficace ed Ente parco nazionale del Vesuvio che cerca di sensibilizzare sindaci e cittadini, spesso senza risultato, il problema resta. Se gli sversamenti riguardano alcune aree di tutti i 13 Comuni ricadenti nel Parco, stavolta trattandosi di Trecase è una bella gatta da pelare per Raffaele De Luca, non solo sindaco della cittadina all'ombra del Vesuvio, ma anche presidente dell'Ente Parco nazionale.
A denunciare lo scempio il collettivo «Volontari per il Vesuvio», un gruppo di giovani attivisti cui apparteneva anche Giovanni Battiloro, il reporter tra i quattro amici di Torre del Greco uccisi nel 2018 dal crollo del Ponte Morandi. «Questa zona ultimamente è teatro di numerosi sversamenti illeciti - ha detto Andrea Ascione del collettivo - che si sommano a quelli già presenti e segnalati invano (a parte la rimozione di un paio di carcasse di automobili).
«Lo scarico indiscriminato dei rifiuti - dice Raffaele De Luc a- è una piaga delle nostre territorialità, dove gli scarichi abusivi avvengono frequentemente. Ccome sindaco di Trecase posso dire che la cosiddetta strada panoramica, prosecuzione di via Pisacane, è stata inserita nel progetto in gara con i fondi del Pnrr e ne è stata già finanziata la riqualificazione. Tutta la strada sarà interessata da un sistema di videosorveglianza che costituirà un deterrente forte. Se i rifiuti insistono su aree pubbliche interverremo come Comune, se su terreni privati diffideremo i proprietari ad intervenire». «Come presidente del Parco- conclude De Luca - ritengo che il fenomeno dello scarico indiscriminato è un fenomeno criminale, per il danno che si crea ad un polmone naturale che è il nostro Parco. Ma è anche un fenomeno culturale: tante sono le iniziative messe in campo dal Parco per interagire con le scuole».
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