Pompei in Svizzera, il primato dei più giovani visitatori va ai gemellini Miriam e Leonardo

Pompei in Svizzera, il primato dei più giovani visitatori va ai gemellini Miriam e Leonardo
Sold-out per l'inaugurazione della mostra svizzera sui tesori di Pompei ed Ercolano. «Il primato dei più giovani visitatori va ai gemellini Miriam e Leonardo,...

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Sold-out per l'inaugurazione della mostra svizzera sui tesori di Pompei ed Ercolano. «Il primato dei più giovani visitatori va ai gemellini Miriam e Leonardo, neppure 1 anno. Viva i bebè». Il tweet del museo di Chiasso fa boom di follower. I piccoli partecipanti alla mostra, di certo, saranno futuri turisti delle città archeologiche di Pompei ed Ercolano.  In occasione dei 280 anni dalla scoperta di Ercolano e dei 270 anni da quella di Pompei, il M.a.x. Museo di Chiasso  ospita - dal 25 febbraio al 6 maggio 2018 - l’esposizione «Ercolano e Pompei: visioni di una scoperta». Tre secoli, dal ‘700 ai primi del ‘900, mettono in luce come il ritrovamento di due tra i siti archeologici più importanti al mondo, sia stato comunicato, studiato, documentato, attraverso lettere, taccuini acquerellati, incisioni, litografie, disegni, rilievi e le prime fotografie e cartoline.  A questi strumenti vengono affiancati in mostra una ventina di preziosi reperti archeologici: dall’ anello di Carlo III di Borbone esposto per la prima volta, il bracciale serpentiforme della Casa del Fauno, marmi, piccole teste in bronzo a lacerti di affreschi. I materiali, alcuni inediti ed esposti per la prima volta, provengono da oltre 20 musei, archivi, biblioteche e privati da Svizzera, Italia, Francia e USA. La mostra è curata dall'ex soprintendente degli Scavi di Pompei,  Pietro Giovanni Guzzo, dalla responsabile della Biblioteca del MANN -Museo Archeologico Nazionale di Napoli - Maria Rosaria Esposito, e dalla direttrice del M.a.x. museo di Chiasso, Nicoletta Ossanna Cavandini, in collaborazione con il MANN-Museo Archeologico Nazionale di Napoli (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), con il patrocinio del Consolato Generale d’Italia a Lugano. 
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Il Mattino