«È inaccettabile il trattamento che è stato riservato ai tifosi veronesi a Napoli, non ha spiegazioni». Lo afferma il sindaco di Verona Federico Sboarina...
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«Un comportamento inspiegabile - ha dichiarato Sboarina -, di cui chiederò conto con una lettera che sarà inviata al Prefetto e al Questore di Napoli.
Il motivo del ritardo nell'arrivo dei tifosi del Verona allo stadio San Paolo sabato per la partita contro il Napoli è stato l'arrivo dei tifosi al punto di incontro con le forze dell'ordine solo alle 16,45. Lo si apprende da fonti della Polizia di Stato dopo le dichiarazioni del sindaco di Verona, Federico Sboarina. Di solito i tifosi ospiti si presentano in quel punto almeno due ore prima della partita per essere sicuri di arrivare in tempo al San Paolo.
Al punto di raccolta all'area di sosta San Nicola Ovest sull'autostrada A1 sono arrivati a quell'ora circa 500 tifosi a bordo di cinque autobus, una trentina di minivan e venti auto private. A quel punto gli agenti hanno cominciato i controlli previsti per evitare che i tifosi avessero corpi contundenti o pericolosi, un controllo in cui non sono stati trovati oggetti pericolosi ma solo bottiglie e lattine che non possono essere portate nello stadio. I controlli sono stati veloci rispetto ad altre occasioni visto il ritardo iniziale e dopo circa 40 minuti il convoglio è partito, evitando la tangenziale dove c'era un ingorgo visto l'orario. Gli agenti hanno condotto i tifosi per la strada flegrea da Pozzuoli, che era senza traffico anche se apparentemente più lunga, uscendo, come da protocollo per tutti i tifosi ospiti, ad Agnano. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino