TORRE DEL GRECO. In carcere gli «impresari del clan»: definitiva la pena per gli imprenditori Clemente e Carlo Menzione che organizzavano eventi con neomelodici e...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Lo scandalo nel maggio del 2014 quando i due furono arrestati dai carabinieri del Nucleo investigativo di Torre Annunziata con l’accusa di riciclaggio del denaro della camorra. Secondo le indagini tra la fine degli anni 90 e il 2000 i boss del clan Di Gioia si rivolgevano alla loro agenzia di eventi e spettacoli, la «Music Live» , per avere grandi nomi di artisti alle lussiose cerimonie che organizzavano nelle loro roccaforti.
Fatti accaduti soprattutto nel Vesuviano con nomi come Gigi Finizio, cantanti neomelodici quali Natale Galletta o comici di Made in Sud come gli Arteteca, Enzo Fischetti e Ciro Biondino. Gli artisti si dichiararono totalmente estranei ai fatti e non coinvolti nell'inchiesta. All’epoca furono sequestrati molti beni mobili e immobili come l’agenzia «Music Live che gestiva molti eventi tra la Campania e la Basilicata, oltre che altre attività gestite dai Menzione e tre abitazioni.
Padre e figlio erano agli arresti domiciliari e, ad aprile scorso, Clemente Menzione è stato sorpreso a circolare in moto per le strade di Torre del Greco e d è stato denunciato per reato di evasione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino