In carcere gli «impresari del clan»: pena definitiva per padre e figlio

Carabinieri compagnia Torre del Greco
TORRE DEL GRECO. In carcere gli «impresari del clan»: definitiva la pena per gli imprenditori Clemente e Carlo Menzione che organizzavano eventi con neomelodici e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TORRE DEL GRECO. In carcere gli «impresari del clan»: definitiva la pena per gli imprenditori Clemente e Carlo Menzione che organizzavano eventi con neomelodici e comici per conto del clan Di Gioia. I carabinieri della stazione centro, agli ordini del maresciallo Francesco Di Maio, hanno arrestato in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Napoli, il 55enne Clemente Menzione e il figlio 33enne Carlo, entrambi già noti alle forze dell’ordine e ritenuti affiliati al clan camorristico Falanga operante in città. Per i due si sono aperte le porte del carcere di Poggioreale: dovranno scontare rispettivamente 5 anni e 3 anni e 8 mesi di reclusione per riciclaggio aggravato da finalità mafiose, commesso a Torre del Greco tra il 2007 e il 2013.


Lo scandalo nel maggio del 2014 quando i due furono arrestati dai carabinieri del Nucleo investigativo di Torre Annunziata con l’accusa di riciclaggio del denaro della camorra. Secondo le indagini tra la fine degli anni 90 e il 2000 i boss del clan Di Gioia si rivolgevano alla loro agenzia di eventi e spettacoli, la «Music Live» , per avere grandi nomi di artisti alle lussiose cerimonie che organizzavano nelle loro roccaforti. 

Fatti accaduti soprattutto nel Vesuviano con nomi come Gigi Finizio, cantanti neomelodici quali Natale Galletta o comici di Made in Sud come gli Arteteca, Enzo Fischetti e Ciro Biondino. Gli artisti si dichiararono totalmente estranei ai fatti e non coinvolti nell'inchiesta. All’epoca furono sequestrati molti beni mobili e immobili come l’agenzia «Music Live che gestiva molti eventi tra la Campania e la Basilicata, oltre che altre attività gestite dai Menzione e tre abitazioni.

Padre e figlio erano agli arresti domiciliari e, ad aprile scorso, Clemente Menzione è stato sorpreso a circolare in moto per le strade di Torre del Greco e d è stato denunciato per reato di evasione.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino