Portici. Una scuola calcio, un esercito di ragazzini ed un pedofilo con un debole per i baby calciatori: sono questi i protagonisti dell'ennesima storia sconcertante venuta...
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Mario, lo chiameremo così il pedofilo di turno, adescava i piccoli con un profilo falso. Tutti iscritti a una scuola calcio cittadina. Chiedeva l'amicizia, parlava di calcio, poi chiedeva foto, inviava sue immagini, proponeva incontri, fino alle richieste esplicite di sesso orale. I più piccoli ci ridevano, non capivano. Poi ne cominciano a parlare sulla chat di gruppo riservata ai componenti delle squadre dell'associazione sportiva. Parlano di quel tizio che li contatta, delle richieste, delle foto. La storia sarebbe stata destinata, come tante, a rimanere nascosta. Ma quelle mezze frasi nella chat di gruppo insospettiscono uno dei dirigenti dell'associazione sportiva che subito contatta i genitori dei piccoli coinvolti. Di qui alla denuncia il passo è breve. La notizia arriva alla polizia e, di qui, agli esperti della postale che avviano immediatamente le indagini. Grazie alle indicazioni precise del team di calcio, alla collaborazione delle piccole vittime della avances, Mario viene subito identificato. Il resto è, per il momento, top secret.
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Il Mattino