A fuoco concessionaria di auto nel Napoletano. I titolari: mai ricevuto minacce

A fuoco concessionaria di auto nel Napoletano. I titolari: mai ricevuto minacce
Diciotto auto in fiamme e due agguati. Notte di fuoco e piombo tra Torre Annunziata e Boscoreale, dove la camorra ha messo a segno una serie di azioni che sembrano unite da un un...

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Diciotto auto in fiamme e due agguati. Notte di fuoco e piombo tra Torre Annunziata e Boscoreale, dove la camorra ha messo a segno una serie di azioni che sembrano unite da un un unico filo conduttore. Il più eclatante è sicuramente l'incendio scoppiato intorno all'1.40 della scorsa notte in via Settetermini a Boscoreale, che ha distrutto la concessionaria Giusy Auto. Sul posto sono giunte diverse autobotti dei vigili del fuoco, che hanno domato le fiamme all'interno del parcheggio con grosse difficoltà.

Distrutte alcune palme piantate nell'area, sono andate completamente in fumo dodici automobili, mentre altre sei sono state seriamente danneggiate. L'innesco è avvenuto sicuramente dall'esterno, visto che le auto incendiate sono tutte quelle poste in prima fila nei pressi del cancello d'ingresso, che si trova proprio di fronte al Piano Napoli, il rione di edilizia popolare di Boscoreale trasformato in una delle piazze di spaccio di droga più attive del Napoletano. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Torre Annunziata, agli ordini del maggiore Simone Rinaldi. Ovviamente, la pista principale porta a un avvertimento del racket. La camorra potrebbe aver alzato il tiro e, davanti al rifiuto del pizzo di Ferragosto, ha reagito in maniera violenta. La conta dei danni per la concessionaria sfora i 300mila euro: tra le auto distrutte ci sono alcuni suv e diverse utilitarie. Ascoltati i titolari che hanno riferito di non aver subito minacce o richieste estorsive e di non sapere chi possa aver appiccato l'incendio. Non è escluso ancora, comunque, che possano esserci problemi di natura economica o questioni di natura commerciale dietro il raid di fuoco.

Prima e dopo il rogo, tra Torre Annunziata e la stessa Boscoreale si sono verificati due agguati che sembrano collegati. Due uomini sono stati gambizzati e i loro racconti non convincono gli investigatori. Poco prima della mezzanotte, il 36enne pregiudicato Gennaro Troncato è stato raggiunto da un proiettile alla gamba sinistra. Troncato, in passato ritenuto fedelissimo della famiglia Maresca e di quello che fu il «terzo sistema» della camorra di Torre Annunziata, ha raccontato di essere sfuggito a un tentativo di rapina in via Garibaldi, nel rione Provolera. Medicato al pronto soccorso del San Leonardo di Castellammare, è stato dimesso con una prognosi di dieci giorni.

Poco dopo le 2.15, allo stesso ospedale è arrivato un altro giovane ferito a colpi di pistola. Carlo Vitiello, 20 anni, precedenti per porto abusivo d'arma da fuoco, è stato raggiunto da un proiettile al gluteo, evidentemente durante la fuga. Anche lui ha raccontato, come in un copione già scritto, di essere sfuggito a un tentativo di rapina avvenuto in viale Villa Regina, al Piano Napoli. Gli investigatori puntano piuttosto su un botta e risposta tra fazioni rivali impegnate nella spartizione delle piazze di spaccio di stupefacenti, nel triangolo della droga che comprende il Piano Napoli di Boscoreale,il rione Provolera e il Parco Penniniello a Torre Annunziata. In quei tre quartieri gli equilibri camorristici sono sempre più in discussione e, durante notti come quella appena trascorsa, rischiano di degenerare facilmente in faida.

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Il Mattino