Casalnuovo. «Il mio assistito non è un drogato. La positività al narco test ha una spiegazione che non dipende dall’aver fumato o assunto sostanze stupefacenti. Raffaele...
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Una precisazione, quella dell’avvocato Matteo Mion, che sarà sottoposta al pubblico ministero della procura di Nola, titolare dell’inchiesta sul gravissimo incidente di ferragosto a Gaudello di Acerra dove hanno perso la vita Antonella Renga, 44 anni, moglie di Raffale Iazzetta, e Raffaella Ciardiello, 64 anni, suocera dell’uomo.
Nel terribile schianto sono rimaste gravemente ferite le figlie di Raffaele Iazzetta. Due ragazzine di dodici e otto anni, che dopo sei giorni dal terribile schianto, sono ancora ricoverate nel reparto di rianimazione dell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, tenute in uno stato di coma farmacologico e ancora attaccate al respiratore. E anche se per la vicenda dalla positività al narco test c’è questa nuova e molto plausibile spiegazione, resta il fatto che Raffaele Iazzetta, era alla guida dalla Ford Focus, senza patente; mai conseguita.
«Così sembra essere – continua il legale - ho parlato a lungo con il mio assistito, che sembra superfluo sottolineare è un uomo distrutto, rimasto vedovo e con due figlie che combattono contro la morte. Mi ha raccontato che la moglie, quella che guida sempre in famiglia, era stanca per il lungo viaggio da Castelgrande. E il marito si è offerto di guidare, per una decina di minuti, anche perché conosceva quelle strade. Un agire che al momento non sembrava chissà che cosa, e che poi si è trasformata in una immane tragedia, che ha già punito per sempre Raffaele Iazzetta».
L’uomo al momento resta indagato ( posizione che non equivale a colpevolezza) per omicidio colposo, guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e guida senza patente. E in attesa dei risultati delle due autopsie, il rapporto dei rilievi dell’incidente e il riscontro di un secondo narco test, Raffaele Iazzetta aspetterà le decisioni del pm, consumando l’angoscia nella sala d’aspetto della rianimazione del Santobono, sperando e pregando che la morte non si porti via anche le sue bambine. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino