Incurabili, sì al restyling a Napoli: innesti in vetro e acciaio

Struttura chiusa dopo i crolli del 2019: cinque anni di lavori, 104 milioni di fondi

Il rendering degli Incrabili
L’ultimo scoglio è stato superato ieri con l’approvazione in consiglio comunale: a quattro anni dai crolli che ne decretarono lo sgombero e la chiusura,...

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L’ultimo scoglio è stato superato ieri con l’approvazione in consiglio comunale: a quattro anni dai crolli che ne decretarono lo sgombero e la chiusura, all’ospedale degli Incurabili inizieranno i lavori di ristrutturazione che ne modificheranno completamente il volto e, in parte, ne cambieranno la destinazione d’uso. Si tratta, però, di interventi lunghi ed estremamente complessi che, secondo le previsioni della vigilia, non si completeranno prima di cinque anni. Insomma, per ritrovare aperti i cancelli degli Incurabili l’appuntamento è al 2028, ma solo se tutto andrà bene.

Il progetto, della Asl Napoli 1 Centro che detiene la proprietà dell’immobile, è dotato di un finanziamento da 104 milioni di euro, fondi quasi interamente di provenienza regionale (Por Fesr) con una piccola quota richiesta nell’ambito del Pnrr. Si tratta di un rinnovamento profondo della parte strutturale degli edifici settecenteschi che, al termine dei lavori, restituirà un complesso non più destinato esclusivamente ai pazienti ospedalieri. Il progetto della Asl, infatti, prevede una spartizione degli spazi dell’antichissimo ospedale napoletano fra servizi sanitari e spazi museali ai quali sono affiancate anche attività accessorie come ristoranti, bar, bookshop, terrazze panoramiche.

Non sarà più ospedale a tutto tondo, quello degli Incurabili. Verrà trasformato in un polo di accoglienza sanitaria di prossimità, con servizi di diagnostica, tanti ambulatori e una porzione destinata ad ospitare al massimo 20 lungodegenti che non potrebbero essere ricoverati in altre strutture cittadine, 35 pazienti in riabilitazione e 15 malati ospedalizzati che avranno assistenza da medici di medicina generale, da pediatri di libera scelta e dai medici di continuità assistenziale. Verrà attivato anche un centro di accoglienza diurna per pazienti malati di Alzheimer e demenze, ai quali saranno destinate attività di riabilitazione cognitiva. Insomma, il territorio del Centro Storico che gravita attorno agli Incurabili troverà in quel luogo tutti i servizi necessari alle diagnosi e alle cure immediate.

La porzione principale della struttura sarà destinata, secondo il progetto, a una vasta area museale. Novemila metri di sale espositive e mostre con spazio destinato anche a book shop, biglietteria, coffe shop e, naturalmente, ristoranti.

La zona museale sarà quella che avrà bisogno di maggiori e più profondi interventi. Sarà realizzato un roof garden in vetro e acciaio sul tetto degli Incurabili, al servizio di un immenso ristorante: si tratta di un’area da 600 metri quadri che affaccia su una terrazza da 800 metri quadri e sarà servita anche da un ascensore esterno per consentire l’accesso anche quando l’area museale sarà chiusa al pubblico. 

Vetro e cemento sono utilizzati anche per un avveniristico corridoio esterno che sarà sistemato ai margini dell’edificio e servirà a collegare più agevolmente gli spazi museali interni. Gli stessi elementi saranno utilizzati per una parte della ricostruzione della porzione crollata dell’ospedale.

In totale il progetto prevede 15 opere in variante al piano regolatore di Napoli. Il permesso realizzare opere non consentite dal piano regolatore può essere concesso solo dal Consiglio Comunale. Ieri pomeriggi il consiglio ha espresso il parere favorevole con voto unanime. Varianti al piano regolatore ammesse, il progetto può partire.

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Il Mattino