Appropriazione indebita: indagata l'ex segretario Cisl Campania Lucci

Appropriazione indebita: indagata l'ex segretario Cisl Campania Lucci
Un avviso di conclusione delle indagini preliminari è stato emesso dalla procura di Napoli per le presunte irregolarità commesse da due ex dirigenti, Lina Lucci e...

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Un avviso di conclusione delle indagini preliminari è stato emesso dalla procura di Napoli per le presunte irregolarità commesse da due ex dirigenti, Lina Lucci e Salvatore Denza, negli anni scorsi rispettivamente segretario generale della Cisl Campania e funzionario amministrativo dell'organizzazione sindacale. Il reato ipotizzato dal pm Giuseppe Cimmarotta, titolare dell'inchiesta, è di appropriazione indebita.


Alla Lucci - che ha respinto le accuse nel corso di diversi interrogatori - è contestata l'appropriazione di una somma di 206mila euro, di cui parte utilizzata per l'affitto di un appartamento e parte relativa a compensi per incarichi presso Fondi interprofessionali (che, secondo quanto contestato dal pm, in base a una delibera della Cisl avrebbe dovuto versare al sindacato) nonché a spese varie effettuate in un negozio di Napoli. Denza è indagato anch'egli per una presunta appropriazione di oltre 172mila euro, in relazione ad incarichi svolti pressi fondi professionali ed altri soggetti - come si precisa nel capo di imputazione - rientranti nelle attività e nelle funzioni di sindacato. 


«Oggi finalmente ho contezza, nel dettaglio, delle accuse che mi vengono mosse a mio avviso pretestuose e destituite di ogni fondamento, oltre che profondamente ingiuste. Conto di riuscire a chiarire le mie ragioni già di fronte al pubblico ministero» replica Lina Lucci, ex segretario generale della Cisl campana, in una dichiarazione. «Prendo atto che già in questa fase sono notevolmente ridimensionati gli addebiti a mio carico - aggiunge - laddove gli accertamenti svolti autonomamente dal pm hanno evidenziato importanti responsabilità di altri per importi, questi sì, molto rilevanti. La Procura ha anche effettuato indagini patrimoniali e da queste sono emersi dati che qualcuno dovrà pur giustificare». «Io - lo ribadisco ancora una volta - non ho mai preso un euro senza autorizzazione dei vertici dell'organizzazione e non ho mai sottratto alcunché. La verità piano piano sta emergendo. È solo questione di tempo» conclude Lina Lucci. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino