Infermiera violentata nel parcheggio bus a Napoli: l'aggressore aveva già abusato di due donne, ​una sordomuta

Infermiera violentata nel parcheggio bus a Napoli: l'aggressore aveva già abusato di due donne, una sordomuta
Poco prima di violentare un'infermiera nel parcheggio bus Metropark nei pressi della Stazione centrale di Napoli, aveva abusato sessualmente di altre due donne, una delle...

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Poco prima di violentare un'infermiera nel parcheggio bus Metropark nei pressi della Stazione centrale di Napoli, aveva abusato sessualmente di altre due donne, una delle quali sordomuta. È quanto scoperto dagli uomini delle forze dell'ordine, che hanno identificato in A.T., senegalese di 20 anni senza fissa dimora già arrestato per la violenza sessuale ai danni dell'infermiera lo scorso 3 maggio, l'autore delle altre due aggressioni sessuali avvenute lo stesso giorno e sempre nelle vicinanze di piazza Garibaldi.


Nei confronti del 20enne, già arrestato per il primo episodio, il gip di Napoli Saverio Vertuccio ha firmato una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere. Secondo quanto ricostruito dalle forze dell'ordine, quella domenica pomeriggio, ultimo giorno di lockdown, prima di abusare dell'infermiera nel parcheggio Metropark, il 20enne senegalese ha aggredito una donna sordomuta su corso Arnaldo Lucci, facendola rovinare al suolo e toccandole ripetutamente le parti intime, finché quest'ultima in qualche modo non è riuscita a scappare. Subito dopo si è diretto verso altre due donne che si trovavano nei pressi della vicina fermata dell'autobus, bloccandone una con forza e spingendola a terra, toccandole ripetutamente il seno noncurante delle urla dell'amica della vittima che tentava disperatamente di chiedere aiuto.

La violenza, ha raccontato la donna agli agenti intervenuti, è durata tra i 5 e i 10 minuti. Grazie alle immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza presenti in zona, le forze dell'ordine hanno ricostruito la vicenda e hanno individuato in A.T. l'autore di entrambe le aggressioni. La seconda donna vittima di violenza, originaria dell'Est Europa, ha riconosciuto l'aggressore in sede di individuazione fotografica.
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Il Mattino