Cugino del boss e dipendente di una ditta che si occupa delle pulizie all’ospedale Cardarelli, Francesco Orrù è l’unico assolto nel processo...
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Orrù, che è il cugino di Antonio Lo Russo (l’ex boss di Miano arrestato dopo una lunga latitanza, diventato famoso per la sua presenza a bordo campo durante una partita del Napoli diversi anni fa e ora collaboratore di giustizia), era stato condannato in primo grado a cinque anni di reclusione per aver fatto parte del clan: difeso dall’avvocato Annalisa Senese, in Appello è stato assolto "per non aver commesso il fatto".
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Resta invece confermata la sentenza di condanna nei confronti degli altri imputati di questo filone processuale nato da una costola dell’inchiesta sugli appalti affidati alla ditta la Kuadra. L’impianto accusatorio della Dda ha retto nella ricostruzione che vede coinvolti, a diverso titolo, Giulio De Angioletti (per il quale la pena è stata ricalcolata, non più sedici ma dodici anni di reclusione), Antonio Festa e Vincenzo Lo Russo (per i quali sono stati confermati gli otto anni di carcere stabiliti al termine del processo in primo grado con rito abbreviato).
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Il Mattino