Inquinamento al porto di Napoli presentati i risultati dell'indagine

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Il porto inquina Napoli o Napoli inquina il porto? A leggere i dati della doppia indagine condotta per conto dell'Autorità Portuale da Orion e...

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Il porto inquina Napoli o Napoli inquina il porto? A leggere i dati della doppia indagine condotta per conto dell'Autorità Portuale da Orion e dall'Università Federico II sembra che la contaminazione è talmente penetrate su entrambi i fronti che, praticamente, si respira la stessa aria dentro e fuori dal porto. In pratica, secondo i rilievi effettuati, le emissioni nocive registrate nel porto sono mediamente al di sotto di quelle che si respirano in città, tranne che per il benzene in via Marina dove si sono registrati 7 mg per metro cubo d'aria (il limite massimo fissato in 5 mg). Per quanto riguarda il diossido di azoto i valori registrati non superano mai il valore limite annuale previsto per legge: «Il massimo - si afferma nel rapporto di Orion - si registra nei pressi del varco Bausan, zona ad alto traffico veicolare, ma è la metà del limite».

 
I dati elaborati dall'Università Federico II, invece, mostrano che «i livelli di concentrazione delle polveri misurate nell'area portuale di Napoli nel periodo marzo-aprile 2016 sono non significativamente superiori a quelli rilevati in altre zone della città ad alta densità di traffico», mentre le misurazioni effettuate a giugno di quest'anno «indicano un aumento delle concentrazioni di polveri associato a un elevato livello di traffico di navi di linea, crociere e cargo». 
«Nonostante i dati incoraggianti - ha detto il commissario straordinario dell'Autorità portuale, Antonio Basile - l'attenzione resta alta e che la sinergia con il Comune di Napoli promette ottimi risultati tant'è che abbiamo già deciso di continuare con i rilievi e di continuare con il piano di efficientamento energetico e cioè con l'istallazione di un sistema fotovoltaico». Perfetta la sintonia con il vicesindaco Raffaele Del Giudice: «Abbiamo istituito un tavolo permanente con l'Autorità Portuale, per dare continuità alla nostra azione. Stiamo lavorando sulla tracciabilità degli inquinanti - ha aggiunto il vicesindaco di Napoli - ma anche sull'ipotesi di nuove ztl concordate con residenti e commercianti che potrebbero essere istituite anche nella zona del porto».


Basile ha anche annunciato di aver ha firmato la delibera per bandire la gara europea per gli escavi nel porto di Napoli. 37 milioni di euro finanziati nell'ambito del Grabde Progetto porto di Napoli.
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Il Mattino