Servizio di ristorazione per i degenti di Cardarelli e Asl Napoli 1: «Nei tempi stabiliti e concordati con le stazioni appaltanti che non sono scaduti - tutte le...
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Corrado Cuccurullo è il presidente del Consiglio di amministrazione della Soresa, la partecipata regionale che ha curato le gare quale stazione appaltante per conto delle aziende sanitarie. «La procedura seguita da Soresa per l'affidamento del servizio - sottolinea - è stata correttissima ma è altrettanto giusto che il lavoro non termini con l'affidamento dell'appalto la cui esecuzione dipende dalle aziende sanitarie. Aziende che sin dal primo giorno, anche se non ci compete, stiamo affiancando per la verifica e per i controlli che devono essere sistematici ed efficaci». Intanto, Francesco Emilio Borrelli consigliere regionale del Verdi, torna a puntare il dito sui pasti serviti freddi in contenitori di plastica raccogliendo le rimostranze dei pazienti. «Venuti meno tutti gli obblighi del capitolato - attacca Borrelli - si rescinda il contratto. Non ci sono altre strade o altre soluzioni. Inoltre c'è da segnalare che la Serenissima starebbe ottenendo un illecito arricchimento già di diverse centinaia di migliaia di euro visto che la plastica che usa è molto più economica del biodegradabile e non utilizza personale per prenotare e servire i pasti». L'attenzione dell'Asl è massima. «Stiamo espletando ogni dovuto controllo - spiega il manager Ciro Verdoliva - al fine di intercettare eventuali anomalie; nessun rischio per i pazienti e siamo pronti a prevenire e intervenire tempestivamente nonché ad attivare ogni azione che ci compete sia in termini amministrativi che di qualità. A chi parla di accordi che decadono se non si rispettano gli obblighi dico che dovrebbe sapere che ci sono norme di diritto amministrativo e di diritto civile da rispettare per evitare di esporre la pubblica amministrazione ad eventuali danni per azioni temerarie. Ogni inadempimento che sarà accertato sarà contestato all'appaltatore con le procedure previste dal contratto e dalla legge, fino, se necessario, all'eventuale risoluzione del rapporto negoziale». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino